domenica 3 aprile 2016

Le cose e le parole

omo

"Un enigma molto interessante" (ovvero, L'invenzione di una categoria)
- di G.D. -

Com'è avvenuto che una pratica umana si è vista classificata come "l'omosessualità", catalogata a parte, fuori-norma, quindi riconosciuta ed ammessa, continuando a trattarla come se definisse coloro che la praticano? E' questo lo scopo di questa serie di articoli.[*1]

Nella seconda metà del 19° secolo, cercando un termine che sostituisse un lessico dispregiativo ed offensivo, coloro che ben presto si sarebbero chiamati "omosessuali" vollero definire sé stessi allo scopo di difendersi. [*2] Una parola ha contribuito a costruire un'identità: è il tema di questo testo che, contrariamente al precedente, tratta di due personaggi che non hanno quasi alcun legame con il movimento operaio e con la lotta di classe. Non c'è da sorprendersi: non solo, come sanno tutti, nella società c'è di più che la lotta di classe, ma anche nella lotta di classe c'è di più che le classi. Un movimento sociale esiste come forza storica solo in quanto capace di farsi carico della vita della specie umana in tutto il suo insieme.

"Terzo Sesso"
Nato nello Stato di Hannover nel 1825, Karl-Heinrich Ulrichs scopre frequentando l'università, dove studia legge, di provare attrazione per gli uomini. Un suo amico si era suicidato per sottrarsi ad un processo per sodomia, e all'inevitabile umiliazione pubblica. Nel 1862, Ulrichs accetta di difendere J.-B. Schweitzer, quando questi viene messo sotto processo per "attentato alla pubblica moralità" [*3]. Benché il suo orientamento sessuale non fosse illegale ad Hannover, era però sufficiente a farlo cacciare dalla funzione pubblica. Ulrichs viveva allora di una piccola eredità e del lavoro di giornalista e di segretario. Nel 1864, aveva pubblicato sotto pseudonimo "Ricerche sull'enigma dell'amore fra uomini", di cui quattro anni più tardi ammetterà di essere l'autore. Fra il 1864 ed il 1879, pubblica una serie di opuscoli su quest'argomento, dei quali almeno uno era noto a Marx e ad Engels.
Sebbene il codice penale di Hannover non criminalizzasse la sodomia, questo sarebbe cambiato in seguito all'annessione di Hannover alla Prussia. Per Ulrichs, difendere il diritto all'amore fra persone delle stesso sesso si intrecciava alla lotta per le libertà democratiche. Quest'attività nel 1867 gli valse la perquisizione del suo domicilio, la confisca della sua biblioteca, due arresti e tre mesi di prigione.
Emigrato in Baviera, nel 1867 durante il congresso dei giuristi tedeschi prende la parola pronunciandosi contro le leggi anti-sodomia in vigore in diversi stati tedeschi: deve abbandonare la tribuna, sotto i fischi, senza poter terminare il suo discorso. Più tardi, un'associazione scientifica di Francoforte rifiuterà la sua adesione motivandola sulla base della sua appartenenza al terzo sesso, categoria non prevista nello statuto dell'associazione.
La battaglia sul terreno legale è perduta: dopo il 1871, la legge prussiana contro la sodomia si applica in tutta la Germania. Nel 1880, Ulrichs sceglie di andare a vivere in Italia, dove morirà, a L'Aquila, quindici anni più tardi.

Ulrich non si accontenta di difendere una causa, vuole fondarla scientificamente, vale a dire nel modo in cui glielo consentivano le scienze della sua epoca. Influenzato dal magnetismo, in seguito si rivolge all'embriologia. Partendo dal fatto che gli organi sessuali rimangono indifferenziati nei primi mesi dello sviluppo del feto, conclude che esiste una duplice potenzialità sessuale, la quale produrrebbe in certi individui uno spirito o un'anima femminile prigioniera in una materia maschile. Questa tesi di un "terzo sesso", di una natura femminile in un corpo maschile, è dimostrata per Ulrichs, fra le altre cose, dall'esistenza degli ermafroditi: l'uomo attratto dagli uomini è una sorta di ermafrodito psicologico, che egli chiama "Urning", e chiama il suo equivalente femminile (la donna attratta dalle donne) "Urningin".
La scelta del termine è significativo. Per evitare il "terzo sesso". che considera peggiorativo, Ulrichs si ispira all'Antichità, e convoca la Mitologia per rafforzare le scienze naturali. Tradizionalmente, Afrodite veniva celebrata sotto due forme: Afrodite Urania, che rappresentava l'amore celeste, e Pandemos, che incarnava l'amore terrestre, fisico. Dare di "Urning" [N.d.T.: Uranide] alla persona che sente attrazione verso un essere del suo stesso sesso, significa conferirgli la nobiltà di ciò che è antico, un'elevazione ed una purezza, in opposizione alla immagini basse e grossolane spesso associate agli amori fra uomini.
Ulrichs stima che un tedesco maschio adulto su cinquecento rientri nella sua definizione. Nel corso delle sue pubblicazioni, il suo punto di vista si allarga fino a comprendere un continuum di orientamento sessuale: alcuni uranidi nascono con un lato maschile, altri con un'inclinazione femminile. Costretto ad ammettere che la sua teoria di un'anima femminile in un corpo maschile non coincide con la varietà osservabile di forme di amori dello stesso sesso, Ulrichs procede a suddividere le categorie, arrivando alla fine ad una serie di sedici situazioni.
Senza essere preso sul serio, malgrado tutto Ulrichs ha dei lettori, di cui uno col quale ha una corrispondenza, Krafft-Ebing (1840-1902), è un'autorità in materia. Il best seller di Krafft-Ebing, "Psychopathia Sexualis" (il titolo dice tutto), successo sia scientifico che popolare la cui prima edizione del 1886 verrà seguita da molte altre, reca come sottotitolo "Con ricerche speciali sull'inversione sessuale". L'autore distingue due categorie, acquisite e congenite: è in questo secondo gruppo che viene citato più volte Ulrichs, "egli stesso soggetto a questo perverso istinto". Una sezione tratta gli "Individui omosessuali o Uranidi", condannati ad una vita nevrotica ed infelice, secondo lo psichiatra condotta dai diversi "casi" che egli descrive.

Una "vita segreta"
Di lingua tedesca, nato in Ungheria nel 1824, autore, traduttore, libraio, giornalista, Karl-Maria Kertbeny frequenta a Budapest un ambiente letterario e politico insieme al campione della causa nazionale ungherese Petöfi, viaggia, a Parigi incontra Heine, Musset e Bakunin, a Ginevra i fratelli Grimm ed a Berlino il naturalista ed esploratore Alexandre Humboldt, a Ginevra Andersen, ecc.. Né socialista né comunista, semplicemente democratico in Germania ed in Austria-Ungheria quando questa parola poteva avere un senso sovversivo, Kertbeny conduce un'attività multiforme. In una delle sue lettere a Marx, Kugelmann scrive di aver ricevuto una visita di Kertbeny il quale gli ha parlato di tutto e di tutti. Nella sua risposta, Marx afferma di non conoscere personalmente Kertbeny, lo tratta da "prolisso fanfarone", ma aggiunge: "rispetto a lui, non sono venuto a conoscenza di niente di sospetto dal punto di vista politico".
E' in un lettera di Ulrichs del 6 maggio 1868 che si può trovare il primo utilizzo conosciuto del termine "Omosessualità". Inoltre, Kertbeny scrive nella bozza di un messaggio sicuramente destinato a Ulrichs:
"Non è assolutamente necessario dimostrare la natura innata" dell'omosessualità, la quale pone "un enigma molto interessante riguardo alla natura dal punto di vista antropologico": "dovremmo convincere i nostri avversari che secondo la loro concezione del diritto, loro non devono immischiarsi con quest'inclinazione, che essa sia innata o volontaria, in quanto lo Stato non ha alcun diritto di intervenire in ciò che avviene fra due persone di età superiore ai 14 anni,fintanto che questo non lede i diritti di un terzo e non ha luogo in pubblico [...]"
Parlare di sesso, significa affrontare l'argomento più direttamente rispetto ad Ulrichs. Kertbeny si affida alle scienze naturali: in quanto unisessuale e bisessuale fanno parte del vocabolario botanico. Alle categorie dispregiative del diritto e della medicina, rispondono quelle - positive - di Kertbeny il quale rivendica il fatto che il principio di uguaglianza dei diritti dell'uomo si applica anche alla sfera sessuale. In un opuscolo anonimo del 1869 contro l'articolo 143 del Codice prussiano (che criminalizza gli "atti contro natura fra uomini"), Kertbeny utilizza congiuntamente i due termini omosessualità ed eterosessualità: per difendere coloro i quali vengono accusati di sodomia, mette in parallelo le due pratiche.

Per mezzo di un diario intimo assai dettagliato ci viene raccontata quello che uno storico ha chiamato la "vita segreta" di un Kertbeny in costante dialogo con sé stesso:
"Com'è successo che un individuo sessualmente normale come me sia arrivato a confrontarsi con l'esistenza dell'omosessualità [...]?"
Nonostante Kertbeny non abbia mai detto di partecipare al concetto che egli stesso aveva inventato, il suo diario mostra la profonda e ripetuta seduzione che i corpi maschili e la loro bellezza esercitano su di lui. Di in uomo in particolare continua a scrivere. Ma Kertbeny esprime anche le sue paure. Fra il 1864 ed il 1868, intrattiene una fitta corrispondenza con Ulrichs, e sa che il tedesco è stato arrestato per due volte nella primavera del 1867, e che la sua casa è stata perquisita. Kertbeny brucia degli scritti. Uno dei suoi amici è vittima di un ricattatore. Si sente "minacciato".
Eppure Kertbeny prepara un libro sull'omosessualità, mi pubblicato, forse mai portato a termine. Povero e malato alla fine dei suoi giorni, muore a Budapest nel 1882, senza famiglia, e le spese per la sepoltura vengono pagate da un gruppo di scrittori. Sulle questioni sessuali, non ci sarà mai niente pubblicato a suo nome.

Se pensiamo che il neologismo Omosessualità è stato concepito nel 1889 per contribuire alla depenalizzazione della sodomia, lo scacco è bruciante: il nuovo Codice penale della Germania unificata criminalizza gli "atti sessuali contro natura [...] fra persone di sesso maschile o fra uomini e animali". Tale paragrafo 175 rimarrà in vigore nelle due Germanie fino agli anni 1960.
Ma la parola sopravviverà al suo inventore, fra i difensori degli amori dello stesso sesso così come fra i medici ed i giuristi, soprattutto  Krafft-Ebing che la riprende nel 1886 nella sua Psychopathia Sexualis.

Naturalizzazione
Alla classificazione fatta dal potere, Kertbeny ed Ulrichs opponevano quella dei dominati, e rifiutavano di lasciare il monopolio della pubblica parola ai magistrati ed agli psichiatri.
Contro e come coloro che li reprimono, i difensori dell'amore fra gli uomini parlano la lingua della scienza. Gli argomenti dei progressisti si basano su una naturo che essi affermano di conoscere meglio dei loro avversari. L'omosessualità sarebbe un fatto biologico: alcuni provano un'attrazione innato verso lo stesso sesso, l'origine di questo è congenita, quindi non c'è alcun motivo ragionevole di proibire la pratica che ne deriva.
Malgrado ciò che sosteneva Kertbeny, i partigiani de "la causa omosessuale", o come si diceva de "la causa", per molto tempo hanno preferito definire l'omosessualità come innata. Contro la denuncia dell'omosessualità intesa come una mostruosità "anti-fisica", questa posizione garantisce una giustificazione naturale. Giuridicamente, essa rafforza la lotta per la depenalizzazione: se un uomo è spinto verso altri uomini, non è per scelta, non ne è responsabile, quindi non è condannabile.
Tuttavia, naturalizzare i fatti sociali si dimostra un'arma a doppio taglio. Categorizzando una pratica sessuale, fondandola su una specificità bio-psicologica, creando l'oggetto omosessualità, i suoi difensori fanno il gioco dei censori. Alla condanna morale e legale di una pratica definita contro natura, oppongono una specificità radicale. Ma allora, se l'omosessuale è sostanzialmente differente, dal momento che la sua costituzione fisica e mentale lo rende suo malgrado diverso, non è assurdo che una società attaccata all'ordine lo voglia aiutare - sia per il suo bene che per il bene sociale - a superare quello che lo separa dagli altri. Non verrà più trattato come un criminale, ma semplicemente come un malato, un anormale, certamente, però curabile. Lo psichiatra prende il posto del poliziotto.

La parola sfugge
Invenzione di una parola? No, di molte, che si moltiplicheranno.
Se Kertbeny inizialmente utilizzava quattro termini (omosessuale, eterosessuale, monosessuale ed eterogeno), ben presto sente il bisogno di precisare la sua classificazione aggiungendo dei criteri supplementari. Ma quello che era il bisogno di comprendere (sé stesso) da parte di un autodidatta progressista ben presto per la medicina diventa obbligo professionale: la serietà scientifica si misura a partire dall'invenzione di una nuova tipologia, e l'ampliamento del vocabolario delle categorie sessuali rimarrà una costante, ivi incluso fino ai nostri giorni. Si tratta di recuperare per mezzo delle parole un'universalità dei desideri, un polimorfismo che sorprenda e causi uno shock. Giudici e medici poi sezionano ricoprendo di parole ciò che hanno difficoltà a padroneggiare.
Kertbeny sperava di far riconoscere il diritto a ciò che chiamava omosessualità, distinguendola da quella che chiamava eterosessualità. Definire, significa separare l'oggetto definito dagli altri oggetti. In quanto categoria, l'eterosessualità deve la sua "invenzione" ai difensori di un'attività cui la società nega il diritto all'esistenza.
Paradossalmente, l'opposizione delle due realtà ha mantenuto il "problema" che egli credeva di risolvere. L'omo[sessuale] è stato posto come estremo opposto dell'etero[sessuale], laddove il bi[sessuale] fa da ponte fra i due. Ulrichs e Kertbeny hanno razionalizzato una differenza credendo di proteggerla: hanno contribuito a rinchiuderla.
All'epoca, altri parlavano di "amore senza nome", perché ne era proibita la pratica ed il nome. A tale pratica, i pionieri dell'emancipazione sessuale volevano dare un vocabolario che gli fosse proprio e, a partire da questo, la legittimità: meglio definire sé stessi piuttosto che subire la qualifica imposta dall'avversario, quella di un atto "contro natura". Ma era inevitabile che la denominazione divenisse un mezzo per mettere "gli omosessuali" in un mondo a parte, in modo da facilitare il loro trattamento in quanto "devianti".
"Il potere non crea niente, lo recupera", scrivevano i situazionisti.

Le parole e le cose
Consapevoli o no, Ulrichs e Kertbeny vivevano una novità storica senza la quale le loro riflessioni non avrebbero mai visto la luce. Il capitalismo è il primo modo di produzione a mettere sistematicamente in atto delle istituzioni che favoriscono la miglior riproduzione possibile della forza lavoro attraverso delle organismi di sanità, sia pubblici (medicina preventiva, centri sanitari comunali, ecc.) che privati (finanziati e controllati dal padronato). In un 19° secolo legato alle norma produttive doveva essere teorizzato il fuori-norma: bisognava amministrare e comprendere quello che veniva scartato. La cosa andava di pari passo con un'etica ed un discorso scientifico che definiva la sessualità in funzione della sana procreazione. Krafft-Ebing era in accordo con i suoi tempi quando dichiara "perversa"
"ogni esteriorizzazione della pulsione sessuale che non risponda ai fini della natura, vale a dire la riproduzione".
La sessualità al di fuori della procreazione include la prostituzione, ma questo rappresenta l'altra faccia della norma, stigmatizzata ma accettata come un male necessario: riproduzione con la moglie, sesso e piacere con la prostituta. Il diritto, la scienza, l'ideologia, anche l'arte fine secolo. testimoniano l'attrazione/repulsione esercitata da questa dualità.
Di contro, benché nel 19° secolo l'omosessualità perda il suo carattere blasfemo e satanico e si smetta di credere che violi una legge divina, essa tuttavia perturba l'ordine terrestre, e quindi si situa fuori dalla norma.
Di conseguenza, se la prostituzione viene regolata, ciò che si comincia a chiamare omosessualità viene repressa, in modi diversi secondo i paesi. Schematicamente:

Anche se la Francia nel 1791 e nel 1810 ha abolito dal Codice penale il crimine di sodomia, gli atti omosessuali rimangono perseguibili, soprattutto a causa di un'interpretazione assai lasca del delitto di "oltraggio al pudore".
Iniziatrice della rivoluzione industriale, della società borghese e della democrazia, l'Inghilterra è politicamente il paese più libero d'Europa, che accoglie esiliati e fuggiaschi da tutto il continente, compresi i comunardi. Ciò non impedisce che in materia di morale viga il conservatorismo vittoriano, e che persista la repressione dell'omosessualità.
La Germania si trova presa fra due tendenze che ne fanno un ibrido socio-politico: fino al 1918, l'industria più dinamica ed il movimento operaio più forte del continente coesistono con un regime autocratico e tradizionalista.
Fra la fine del 19° secolo e l'inizio del 20°, gli Stati Uniti, ormai prima potenza capitalista ed emblema della modernità, sono fra i paesi più avanzati in termini di moralità e del posto occupato dall'omosessualità in quanto identità (non senza qualche ritorno al bastone).

Nei successivi capitoli verranno affrontate queste particolari situazioni. Ma prima bisognerà collocare l'invenzione dell'omosessualità in quella della sessualità in quanto sfera specifica, e quindi in quanto problema.

- G.D. - marzo 2016 - pubblicato su DDT21 Douter de tout…

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(continua...)

Note:

[*1] - Questa serie non è una storia dell'omosessualità, e nemmeno una sintesi, verranno tralasciati numerosi aspetti, così come verranno tralasciati anche autori stimolanti come Fourier, per citarne uno.

[*2] - Non si parlerà qui del termine "pederasta", sul quale esiste un ampia documentazione: a partire dalle variazioni del termine e del suo utilizzo, permette di misurare il livello di confusione raggiunto attraverso i secoli.

[*3] - De « L’affaire Schweitzer »  e del processo si è parlato nel capitolo precedente di questa serie.

Qualche lettura:

Jonathan Ned Katz, The Invention of Heterosexuality, University of Chicago Press, 2007 (testo del 1990, sviluppato in libro nel 1995).

Robert Bleachy : Gay Berlin. Birthplace of a Modern Identity, A. Knopf, 2014, chapitre 1.

H. Kennedy, K.-H. Ulrichs. First Theorist of Homosexuality, 1997  http://hubertkennedy.angelfire.com/FirstTheorist.pdf

Judit Takacs, The Double Life of Kertbeny, 2004 ( http://www.policy.hu/takacs/pdf-lib/TheDoubleLifeOfKertbeny.pdf )

Rick Norton, A Critique of Social Constructionism and Postmodern Queer Theory, The Term “Homosexual”, 2002-2008 (http://rictornorton.co.uk/extracts.htm )

Karl Marx, Lettre à Kugelmann, 30 janvier 1868 ( https://www.marxists.org/francais/marx/works/00/kug/km_kug_18680130.htm )

Splendeurs et misères. Images de la prostitution, 1850-1910, Musée d’Orsay / Flammarion, 2015.


fonte: DDT21 Douter de tout…

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