lunedì 13 aprile 2009

Il gatto di Schrödinger



Si prende un gatto e lo si chiude in una scatola ...
Comincia più o meno così, l'enunciato di quello che viene chiamato "Paradosso di Schrodinger". Certo detta a questo modo, la storiella del gatto che è mezzo vivo e mezzo morto o, più correttamente, che è vivo e morto allo stesso tempo, fa fatica a convincere; anche se va riconosciuto che la fisica quantica non ha mai inteso di convincere nessuno. Dicevo, l'enunciato puro e semplice non manca di lasciare perplesso l'ascoltatore, però prendete l'idea e datela in mano ad un regista come Alex de La Iglesia, magari all'interno di un progetto pensato e diretto da Narciso Ibáñez Serrador, e vedrete che ne verrà fuori un capolavoro, o quasi. Il capolavoro è "La Habitation del Nino", una delle sei "Peliculas para no dormir" realizzate dalla televisione spagnola. E, fra alti e bassi, non si può negare che il cinema spagnolo di genere riesce ad esprimere un livello di incisività e di coinvolgimento che altri cinema nemmeno si sognano.

Da "Para entrar a vivir", moderatamente splatter e condominiale quanto basta, a "La Habitacion del Nino", di cui si diceva, dove la televisione raggiunge la sua verità di realtà parallela, da "Cuento de Nadividad" dove i ruoli si ribaltano, a partire da un babbo natale ... femmina, a "La Culpa", morboso e inquietante, forse un po' confuso; un'altra scatola in cui è più facile entrare che uscire. Per finire col simpatico divertissement psicoanalitico de "Adivina quin soy" e lo strano "Regreso a Moira" dove fa capolino il sempreverde paradosso temporale per cui ci si può sollevare da terra, tirandosi su per i lacci delle scarpe!

Questa serie televisiva, realizzata nel 2006, ne è conferma ed antologia. Solo che, per saperlo, bisogna aprire la famosa scatola del gatto, e l'unico modo di farlo è quello di scaricarseli da qualche parte (i sottotitoli li hanno realizzati quelli di italiansubs), emule o torrent che sia.

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