sabato 24 maggio 2014

Tesi n° 2

sciopero2

- Istituto della Smobilitazione - Tesi sul concetto di sciopero -

Tesi n°2: Lo sciopero è interiore

Questa tesi può essere compresa solo in rapporto a quest'altra tesi: "La manifestazione è esteriore."
L'azione esteriore è mobilitazione dell'esteriore contro l'interiore. In quanto esteriore, una manifestazione, anche se viola il percorso imposto dalla prefettura, anche se fuori dal sindacato, anche se buca il servizio d'ordine e il cordone della polizia, è inoffensiva.
L'azione interiore comincia con una smobilitazione dell'interiore; e porta alla scomparsa del confine fra interiore ed esteriore. Alla Lip, nel 1973, tutta Besançon sfilò per i corridoi dello stabilimento.
Così, quelli che alcuni chiamano col nome di "rivoluzione" non è altro che una spinta dell'esterno che fa basculare l'edificio (una manifestazione che, amplificandosi, va a prendere il Parlamento, l'Eliseo, la Bastiglia), ma il crollo avviene all'interno. Lo sciopero interiore è intenso.

Corollario alla tesi n°2: Lo sciopero non produce violenza

Poiché è interiore, lo sciopero non va ad impadronirsi di qualcosa di esteriore, se non uscendo fuori da sé stesso. Pertanto, la violenza - se si verifica - si verifica dall'esteriore: gli uomini in armi (i poliziotti), inviati dalle prefetture, si ammassano all'esterno, intorno all'interno occupato.
Lo sciopero si difenderà dall'interiore. La sua violenza, possibile, non sarà altro che la risposta all'assalto esteriore. La sua violenza non  gli verrà imposta se non come difesa interiore di sé stessa contro l'esterno. Tale violenza sarà evidente; la questione della sua legittimità non verrà più posta in termini vuoti o astratti.

Nessun commento: