giovedì 21 novembre 2013

Giornalismo

Le_Père_Peinard_1898

«Senza nessuno sfoggio di filosofia (il che non vuol dire che non ne abbia) ha giocato apertamente con gli appetiti, i pregiudizi ed i rancori del proletariato. Senza riserve o inganni, ha incitato al furto, alla contraffazione, al rifiuto di tasse e affitti, all’omicidio e all’incendio. Ha consigliato l’immediato assassinio di deputati, senatori, giudici, preti e ufficiali dell’esercito. Ha invitato gli operai disoccupati a prendere cibo per se stessi e le loro famiglie ovunque lo trovassero, a fornirsi di scarpe al negozio di scarpe quando la pioggia primaverile bagnava loro i piedi, ed a coprirsi al negozio di vestiti quando i venti invernali li pungevano. Ha invitato gli operai a mettere alla porta i loro datori di lavoro tirannici, e ad appropriarsi delle loro fabbriche; i braccianti ed i vignaioli ad impossessarsi delle fattorie e delle vigne, e trasformare i proprietari dei campi e delle vigne in fosfati fertilizzanti; i minatori ad impadronirsi delle miniere e ad offrire picconi agli azionisti nel caso in cui questi avessero mostrato disponibilità di lavorare come loro amici fraterni, altrimenti a scaricarli in pozzi inutilizzati; i coscritti ad emigrare piuttosto che fare il loro servizio militare, i soldati a disertare o a sparare agli ufficiali. Ha esaltato i bracconieri ed altri deliberati trasgressori della legge. Ha raccontato le gesta di antichi briganti e fuorilegge, e esortato i contemporanei a seguire il loro esempio».

(a proposito di "Le Père Peinard", giornale fondato da Émile Pouget nel 1889)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ricordavo che Pouget avesse fondato il giornale francese citato, mentre ricordo, per chi non lo sapesse, che scrisse la prima versione de L'Internazionale nella quale si evince chiaramente la scelta libertaria di Pouget che fu delegato come membro della Comune nel 1971. Ricordo anche di aver messo, l'originale de L'Internazionale manoscritta, sulla copertina del libro Bolscevismo ed anarchismo di Rudolf Rocker; in seconda e terza di copertina c'è la traduzione conforme all'originale che non ha niente a che vedere con le successive rivisitazioni fatte dai comunisti autoritari. Il libro sopracitato fu editato in italiano nel 1976 dalle Edizioni La Fiaccola di Ragusa. Gianni

BlackBlog francosenia ha detto...

Gianni, scusa ma non è che per caso lo stai confondendo con un altro Eugene? Eugene Pottier autore delle parole de l'Internazionale. Pouget, fondatore del Pere Peinard è l'autore di quello splendido opuscolo dal titolo "Il Sabotaggio", oggi attuale più che mai.
Mi ricordo bene del libro di Rocker!

Anonimo ha detto...

Hai perfettamente ragione Franco e sono altrettanto d'accordo con te circa l'attualità dei metodi suggeriti da Pouget, anche se oggi le fabbriche sono piuttosto vuote e sarebbe meglio suggerire il "metodo" Jacob! o no? E' stato un lapsus freudiano e meno male che non ho messo il cognome!! Gianni

Anonimo ha detto...

A proposito di Sabotaggio, leggiti il commento, con suggerimento finale, che ho messo sul blog di Valentina a proposito di Taranto. Meditate gente..meditate! ma poi agite! La foga talora fa brutti scherzi specie ad una certa età! Questo vale per me. Gianni

Anonimo ha detto...

Ripensando alla "cantonata" che ho preso riguardo ad Emile Pouget ed Eugène Pottier, sono andato a ricercare nella mia libreria un vecchissimo libro editato a Parigi alla fine dell'Ottocento: Chants Revolutionaires. Pottier fu sicuramente uno dei più validi e partecipi, poeticamente e materialmente, testimoni delle sofferenze e delle rivolte del proletariato.L'Internazionale scritta da Pottier fa parte di una raccolta di 160 pagine di sonetti, canti, canzoni e prosa che ben esprimono i suoi sentimenti di rivoluzionario al fianco del proletariato. Peccato che il testo sia in francese perchè meriterebbe di essere tradotto e pubblicato.
Questo chiarimento lo dovevo soprattutto a Pouget e Pottier. Gianni