venerdì 13 settembre 2013

Mentre moriva la musica

basinski

Era il mese di agosto del 2001, quando, nel suo appartamento di Brooklyn, il musicista William Basinski tirò fuori dei vecchi nastri registrati negli anni '80, per digitalizzarli. I nastri contenevano delle incisioni di composizioni assai brevi che si ripetevano in una sorta di ciclo continuo. Ma dai nastri, vecchi e probabilmente di scarsa qualità, cominciò a staccarsi pian piano la ferrite ed il suono emesso via via diventava sempre più sconnesso e affascinante. La prima traccia risuonava come di un vento solenne che pareva allontanarsi e perdere forza e forma, immergendosi sempre più nell'oscurità e nel silenzio, e guadagnava, in questo modo, una bellezza ipnotica, quasi onirica a tratti, misteriosa. Una scoperta inattesa: per cui Basinski fece la medesima operazione con tutti i nastri. Qualche tempo dopo, avrebbe riunito il tutto, dandogli il titolo di "The Disintegration Loops".

Era l'11 settembre del 2001, quando Basinski portò a termine il processo simultaneo, di distruzione e registrazione dell'ultimo nastro. Poi, insieme ad alcuni suoi amici, uscì sulla terrazza per ascoltare quello che aveva registrato. E così, osservarono il disastro delle torri gemelle  «mentre la musica moriva» - commentò Basinski. Girarono anche un video, un inquadratura fissa del tramonto e del fumo che lo avvolgeva.

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