venerdì 2 novembre 2012

stranamore

scott

Pubblicato negli Stati Uniti nel 1993, questo libro è stato tradotto in francese a cura di due membri di un gruppo anti-nucleare parigino. Poi, è stato proposto a vari editori, grandi e piccoli. Tutti si sono rifiutati di pubblicarlo. Soprattutto, a quanto pare, per motivi finanziari. Questo è il motivo per cui, il libro, è liberamente scaricabile su Internet.:

AMERICAN GROUND ZERO 1993 di CAROLE GALLAGHER

“E' il 27 gennaio del 1951, qualche minuto prima dell'alba, quando un bombardiere B-50 dell'Air Force vira a sinistra e sgancia una bomba atomica sul deserto ad ovest di Las Vegas. La luce dell'esplosione sveglia gli agricoltori che vivono più a nord, nello Utah. L'esplosione fa volare in frantumi i vetri delle finestre delle case in Arizona. Le radiazioni si diffondono per tutta l'America, contaminano il suolo dello Iowa e dell'Indiana, le coste della Nuova Inghilterra e le nevi dello stato di New York, a Nord.
Comincia così il programma di sperimentazione scientifica più prodigiosamente temerario degli Stati Uniti d'America. Durante i successivi 12 anni, i protagonisti governativi della guerra fredda fecero esplodere 126 bombe atomiche atmosferiche nei 2.150 kilometri quadrati del Nevada. Ciascuna delle nuvole rosate, che aleggiavano al di sopra degli altipiani e delle valli che facevano parte del territorio proibito, conteneva delle dosi di radiazioni paragonabili alla quantità sprigionatasi nel 1986, dopo l'esplosione del reattore di Chernobyl.
Gli Stati Uniti hanno condannato l'Unione Sovietica per aver passato sotto silenzio il disatro di Chernobyl per tre giorni, impedendo così agli Ucraini e agli Europei di prendere delle misure contro le radiazioni. Ma, da parte loro, i padroni dell'industria delle armi nucleari americane hanno, per 30 anni, fatto di tutto per salvaguardare il segreto medico e scientifico, al fine di nascondere la contaminazione di vaste zone dell'America del nord, derivanti dalle esplosioni sul sito di sperimentazione del Nevada.
Questi segreti, ora sono pubblici, perché durante gli ultimi 14 anni, dei documenti archiviati, relativi al programma di test atomici, sono stati resi pubblici dalle corti federali, dal Congresso e dalla stampa. Questi rapporti rivelano una storia fatta di freddi calcolie di comportamenti costantemente irresponsabili degli ingegneri e degli scienziati nucleari di alto livello del governo. Atteggiamento che è difficile, anche nella nostra epoca di cinismo nazionale, comprendere appieno.
Secondo gli studi condotti segretamente dal Servizio di Pubblica Sanità e dalla Commissione per l'Energia Atomica, la campagna nucleare, lanciata dal governo nel Nevada, ha avvelenato il latte in Nuova Inghilterra, il grano del Sud Dakota, il terreno in Virginia, ed i pesci dei grandi laghi. Le radiazioni hanno contaminato gli elettricisti e gli operai non protetti, incaricati di lavorare nei siti di test, ed anche quelli che hanno costruito le torri dove avevano luogo le esplosioni e dovevano ripulire i detriti radioattivi.
Migliaia di soldati, cui l'Esercito aveva ordinato di osservare i test nucleari e poi fare delle manovre nei pressi del "punto zero", sono anch'essi stati contaminati. Al di là dei limiti della riserva atomica governativa, le radiazioni hanno sterminato greggi di pecore, mandrie di cavalli e di bovini, ed hanno condannato degli uomini, delle donne e dei bambini, a morire di cancro nelle incantevoli piccole cittadine di mormoni nel nord dell'Arizona, del sud del Nevada e dello Utah.”

fonte: debord-encore.blogspot.it

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