venerdì 8 giugno 2012

Fabbriche

Joseph_Stalin_and_Nikita_Khrushchev,_1936

La storia "gloriosa" della fabbrica di Novotcherkassk nasconde una ferita, una rivolta soffocata nel sangue durante la "distensione", quando Nikita Kruscev, dopo la morte di Stalin, governò l'Unione Sovietica negli anni dal 1953 al1964.
Tutto era iniziato dopo l'annuncio da parte del governo di un aumento del 35% dei prezzi di benzina e carne, e la creazione di nuovi standard di produzione. A queste notizie, i lavoratori scesero in sciopero spontaneamente.
Il malcontento si diffuse rapidamente. Il 2 giugno 1962, una folla inferocita assediava la sede dell'amministrazione della fabbrica. Dopo una telefonata da Mosca, la città venne bloccata: niente autobus, niente treni più, niente telefoni. L'esercito aveva ricevuto l'ordine di sparare. Il bilancio: 24 persone, di cui molti erano semplici passanti, uccisi dai proiettili. Centinaia di altri vennero arrestati. Più di cento insorti vennero portati davanti al tribunale, sette vennero condannati a morte, e giustiziati con un proiettile nella nuca.
"Ai cani, va data una morte da cane", commenterà l'accusa.

Fonte: Le Monde, Martedì 5 giugno 2012. Marie Jego.

Nota: La carenza, a livello nazionale, di pane fu il catalizzatore della rivolta. Khruschev fu costretto ad iniziare a comprare grano dall'estero.

Nessun commento: