venerdì 11 maggio 2012

La malattia e la cura

suicide

A leggere i giornali, si direbbe che viviamo in un paese dove la causa principale di decesso sia quella che deriva dal darsi la morte per propria mano. I suicidi si sporgono da ogni pagina di carta stampata, fanno capolino da ogni telegiornale, con il loro quotidiano servizio di esequie. Suicidio economico. Quasi ci fosse stata - anche lì - una sorta di abolizione dell'equivalente di un art.18, che, prima, ne impediva l'attuazione! L'unica altra notizia, collegata e riproposta ossessivamente, in questi giorni, un po' più distanziata, è quella che ci informa, quotidianamente, delle ritorsioni che avvengono in tutto il paese, contro il colpevole, responsabile di questa presunta ondata di suicidi: Equitalia SpA (o Agenzia delle Entrate, a scelta).
Ma la notizia, il fatto, il fantasma che si aggira per l'Italia, rimane il suicidio generalizzato, per motivi economici. Insomma, sembrerebbe proprio che stia diventando quasi impossibile, uscire di casa la mattina, senza imbattersi in qualcuno che si faccia saltare le cervella o si precipiti giù da un quarto piano. Bisogna stare attenti! Anche perché c'è il pericolo del contagio. A detta di Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di Neuroscienze dell'Ospedale Fatebenefratelli di Milano:

"Studi epidemiologici internazionali dimostrano con certezza che le notizie dei suicidi da crisi economica, se presentate in modo sensazionalistico, inducono altri suicidi, innescando un pericoloso effetto domino. Le persone che compiono questi gesti estremi sono nella grande maggioranza dei casi entrate da tempo nel tunnel della patologia psichica, prevalentemente depressiva, che toglie la possibilità di trovare soluzioni alternative. I gesti estremi possono essere scatenati da fatti contingenti che esasperano una situazione economica già complessa, ma s’innescano in personalità da tempo fragili e vulnerabili che non hanno avuto la possibilità di chiedere aiuto per la loro sofferenza psichica."

E questo, nonostante il fatto che, se si vanno a guardare le cifre, dal punto di vista statistico, in Italia, i suicidi sono diminuiti e sono, comunque, in numero decisamente inferiore a quelli che avvengono nei paesi dove la crisi ancora non morde, come in Germania o in Finlandia. Mentre - pensa un po' - in Grecia il numero di suicidi corrisponde più o meno alla metà di quelli che avvengono da noi. Però la stampa e la televisione hanno deciso che ci stiamo ammazzando, e che l'unico rimedio è quello di assaltare un ufficio di Equitalia SpA, o dell'Agenzia dell'Entrate, e tutto passa. Fino alla prossima! 

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