giovedì 8 marzo 2012

la donna del capo

Mileva_Maric

Mileva Maric ed Albert Einstein si conobbero al Politecnico di Zurigo alla fine del XIX secolo. Maric era l'unica donna all'Università a studiare matematica e fisica. Nel 1896 cominciarono una relazione sentimentale; Einstein era affascinato dalla collaborazione intellettuale che riceveva dalla sua partner serba. L'unica persona contraria a quel rapporto era la madre del genio, una tedesca misogina e xenofoba, che detestava qualsiasi cosa venisse dalla Serbia: "lei è un libro uguale a te, ma ciò di cui hai bisogno è una donna. Quando avrà 30 anni, sarà una vecchia strega."
Ad ogni modo, la coppia era affiatata, dal momento che entrambi parlavano la stessa lingua: lei gli dava lezioni di matematica (che non fu mai il forte di Einstein), e insieme preparavano i loro esami, condividendo lo stesso interesse per la scienza e per la musica. Einstein scrive nel 1900: "Io sono solo con tutti, tranne che con te. Sono tanto felice di averti incontrato, di aver incontrato qualcuno uguale a me in tutti gli aspetti, e così forte e indipendente come sei tu." Nel 1902, Einstein si trasferì a Berna, in Svizzera, dove aveva trovato lavoro all'ufficio brevetti. Dopo cinque anni di convivenza, nel 1903, Albert e Mileva si sposarono e l'anno successivo ebbero il loro primo figlio. Nel suo tempo libero, Einstein aveva sviluppato, tra le altre cose, la teoria della relatività ristretta. I frutti del suo lavoro sono stati pubblicati nel 1905, sulla prestigiosa rivista "Annalen der Physik".
Questa, più o meno ufficiale, è la storia che tutti conoscono; però ...
Sebbene Mileva fosse una matematica eccezionale, non completò mai gli studi, invece Albert discusse la sua tesi di dottorato nel 1905. Poi, nel 1908, Einstein ottenne finalmente un posto di professore all'Università di Berna. Quanto a Mileva, il matrimonio la costrinse a lasciare definitivamente sia l'Università che la fisica. Esistono diverse lettere, scritte durante il periodo del corteggiamento, in cui Einstein dibattito con lei, le sue idee sulla relatività. riferendosi ad esse come alla "nostra teoria", e trattando da collega la futura moglie. A partire da queste prove, ci sono studiosi che hanno concluso che le idee fondamentali sulla teoria della relatività erano di Mileva Maric, la quale non poté continuare la sua carriera da quando dovette prendersi cura dei suoi bambini, di cui uno affetto da ritardo mentale (fra l'altro, la coppia, prima di sposarsi, aveva avuto una bambina, della quale si sa assai poco, salvo vhe venne data in adozione). Così, mentre Mileva accudiva ai figli, preparava i pasti, e così via,  Einstein, dalla sua posizione accademica, ebbe tutto il tempo sufficiente per sviluppare la teoria di cui non aveva tutti i meriti.
"Il mio grande Albert è arrivato ad essere celebre, un fisico rispettato dagli esperti che si entusiasmano per lui. Ha lavorato instancabilmente ai suoi problemi. Posso dire che vive solo per quelli. Devo ammettere, non senza vergogna, che davanti a lui siamo tutti secondari e irrilevanti.", così scriveva  Mileva ad un amico. Einstein, a sua volta ammetteva: "La nostra vita in comune è diventata impossibile, e deprimente, sebbene non sappi dire il perché".
Con il passare del tempo, il rapporto divenne disfunzionale. Non era divertente e non portava a nuove idee o conoscenze. Le "Regole di Condotta" che Albert Einstein cominciò ad imporre per iscritto, nel 1914, mettono crudelmente a nudo il suo autoritarismo, il maschilismo e la violenza psicologica che esercitò contro Mileva:

A - Ti incaricherai di:
1 tenere in ordine i miei vestiti,
2 servirmi tre pasti regolari al giorno nella mia stanza,
3 tenere sempre in ordine la mia camera da letto e il mio Studio e avrai cura che la mia scrivania non venga toccata da alcuno, tranne me.

B - Rinuncerai ai tuoi rapporti personali con me, tranne quando essi sono richiesti dalle apparizioni sociale. Soprattutto non richiederai che:

1 Venga a casa con te
2 Parti o viaggi con te.

C- Prometterai esplicitamente di osservare i seguenti punti quando sei in contatto con me:

1 Non aspettarti nessun segno di affetto mio né mi rimprovererai per questo
2 Dovrai rispondere immediatamente quando ti parlo
3 Dovrai lasciare immediatamente la camera da letto o lo studio, senza protestare, quando te lo dico.

D - Prometterai di non denigrarmi agli occhi dei bambini, sia con le parole che con i gesti."

Con questo genere di imposizioni, ovviamente Einstein finito per separarsi dalla moglie nel 1914. Si risposò nel 1915 con una sua cugina, Elsa Einstein, che anche lei divorziata, ed ebbe due figlie. Questo nuovo rapporto coniugale fu come un respiro necessario per la vita del fisico ancora sconosciuto. Così, solo un anno più tardi, con energia e lucidità insolita, svelò al mondo la famosa teoria della relatività generale.
Elsa era la donna sottomessa che Einstein stava cercando. In grado di mantenere una prudente distanza, la sua obbedienza domestica fece un passo in più quando accettò di fargli da segretaria, limitando il numero di visitatori che cervano di parlare con lui, da quando la sua fama aveva cominciato a crescere.
Un dettaglio abbastanza rivelatrore, fornito dalla femminista tedesca Senta Trömel-Plözt,ci dice che quando Albert e Mileva si separarono ufficialmente nel 1919, il documento di divorzio includeva una clausola che, nel caso Einstein ricevesse un premio per gli articoli pubblicati nel 1905 su Annalen der Physik, avrebbe dovuto versarlo interamente a Mileva.
E fu così che nel 1921 Albert Einstein vinse il Nobel per le sue pubblicazioni del 1905, e un anno dopo diede tutti i soldi del premio alla sua ex moglie.
Mileva Maric visse a Zurigo, fino alla fine dei suoi giorni, in un appartamento con vista sulla facoltà dove aveva studiato insieme ad Einstein: aveva comprato l'appartamento con i soldi del premio nobel. Giustamente!

Fonte: http://www.sentadofrentealmundo.com/

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