giovedì 15 dicembre 2011

¡¡CANGREJOS!!

tuco

"Quando si parla si parla, quando si gira si gira", si potrebbe parafrasare così, la famosa battuta di Tuco ne "Il buono, il brutto e il cattivo" di Sergio Leone. Gran film, forse il migliore di Leone, ma c'è anche da dire che è stato anche uno dei più costosi film della storia del cinema, se non il più costoso di tutti. E questo è avvenuto non per dei budget pazzeschi o per scenografie faraoniche, ma per un problema di ... ascolto.
Il film venne girato quasi interamente in Spagna, in varie località, dal deserto di Almeria a Burgos, e poi nel cuore della Valle dell'Arlanza, fra Salas dos Infantes e la Sierra della Demanda. Bei nomi cinematografici, vero?
Al film - siamo ancora sotto il franchismo - parteciparono più di 1.500 comparse spagnole, fra militari di professione e abitanti delle località coinvolte nelle scene. Non guadagnavano una lira per questa partecipazione, però venivano date 500 pesetas a quelle comparse che si presentavano volontarie per le scene più rischiose: cadere da cavallo, saltare giù da un ponte dentro un fiume, insomma ... cose di questo genere.
Uno dei passaggi più importanti del film, consisteva nel far saltare in aria il Ponte di Langstone sul Rio Grande (che poi il fiume era l'Arlanza che era stato un po' arginato per farlo assomigliare il più possibile al cugino ispano-americano). La scena è quella con un grandissimo Aldo Giuffrè nei panni di un ufficiale dell'esercito unionista, e il ponte è quello che il Biondo e Tuco gli fanno saltare, prima che lui muoia, per porre fine ad un'inutile carneficina. Ma lasciamo perdere il film, e torniamo al cinema!
Per girare la scena, i genieri dell'esercito spagnolo avevano costruito un enorme ponte di legno. Certo, il ponte avrebbe servito anche ad altre scene, ma lo scopo principale per il quale era stato costruito era quello di saltare per aria, in uno dei momenti chiave del film.
Nel cinema, le scene con esplosioni, distruzioni, tutto quello che ha a che fare con interventi esplosivi, sono di solito le più costose in assoluto. E anche le più delicate, in quanto prima bisogna costruire ciò che andrà distrutto, e poi bisogna evitare il rischio che il "colpo" non riesca bene. Altrimenti, bisogna ricostruire tutto daccapo e farlo riesplodere. E così arriviamo ... al ponte.
Quando tutto era pronto per girare la scena dell'esplosione, e si aspettava solo il segnale del regista, di Sergio Leone, accadde il primo incidente. Il segnale convenuto era "VAI!", urlato dal regista dentro un walkie-talkie al capitano dei genieri spagnoli che aveva costruito il ponte, e ci teneva ad avere l'onore di premere sul detonatore collegato alle cariche di dinamite che avrebbero ridotto il ponte in briciole. Ma, qualche attimo prima che Leone urlasse il suo "VAI!", sullo stesso canale radio uno degli aiutanti alla regia, rivolgendosi ad un membro del cast, che non c'entrava niente con la scena del ponte, gli aveva rivolto un "vai!", riferita ad una loro questione. Il capitano spagnolo, non si accorse che la voce non era quella di Sergio Leone ed obbedì immediatamente. Il ponte venne completamente distrutto, ma senza che ci fosse una cinepresa a filmare l'esplosione. Niente. Nemmanco un fotogramma da poter assemblare in fase di montaggio! E per fortuna che non s'era nessuno sul ponte, o nelle sue vicinanze!
L'aiuto venne immediatamente licenziato, ed il capitano spagnolo, vergognandosi per aver confuso le due voci, si impegnò a ricostruire un ponte identico a quello che era andato distrutto, di modo che ci si potesse avvalere di tutte le immagini precedentemente girate sul ponte stesso. La ricostruzione avvenne a tempo di record, mentre altre scene venivano girate altrove. I militari accettarono di rifare gratis tutto il lavoro ad una sola condizione: che venisse reintegrato nel cast il tizio che aveva dato involontariamente l'ordine. E così avvenne.
Si può aggiungere, come curiosità, che Clint Eastwood aveva imparato una sola parola spagnola, durante tutte le riprese. E questo era legato al fatto che le comparse, in attesa di entrare in scena, passavano il tempo a catturare i granchi (cangrejos) del fiume Arlanza, per poi preparare piatti di granchi col pomodoro per offrirli a tutti. Molti degli americani, compreso Eastwood, non li avevano mai assaggiati e rimasero incantati da quel cibo.
Così, Clint, tutti i giorni, prima delle riprese, sorrideva, indicava il fiume e diceva: " ¡¡CANGREJOS!! "

Perché ... "è bello sapere che da qualche parte, che piova o ci sia il sole, ti aspetta una scodella di zuppa"!


fonte: http://sentadoenlatrebede.blogspot.com

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