martedì 25 gennaio 2011

sonno di mare

mare

“Il letto per lui era un oceano persino quando era sveglio. Le coperte vorticavano come le onde. Le lenzuola s'infrangevano come bianchi marosi. I gabbiani si tuffavano e pescavano sulla sua schiena. Erano giorni che non si alzava e la gente in casa cominciava a preoccuparsi. Non voleva parlare né mangiare. Solo dormire e svegliarsi per poi riaddormentarsi di nuovo. Quando chiamarono il dottore gli pisciò addosso. Quando chiamarono lo psichiatra sputò. Quando chiamarono il prete vomitò. Alla fine lo lasciarono in pace e si limitarono a far scivolare carote e lattughe sotto la porta. Erano le uniche cose che mangiava. La gente in casa incominciò a scherzare sul coniglietto di famiglia e lui li udì. Il suo udito stava diventando molto acuto. Così smise di mangiare del tutto. Spinse il letto contro la porta in modo che nessuno potesse entrare e poi si addormentò subito. Di notte la gente sentì rumori di uragano provenire da dietro la porta. Tuoni fulmini e sirene antinebbia. Bussarono alla porta. Cercarono di abbatterla ma la porta tenne. Le appoggiarono l'orecchio contro e udirono un gorgoglio sottomarino. Sulla parte esterna delle pareti della stanza incominciarono a crescere muschio e molluschi. La gente incominciò ad aver paura. Decisero di farlo internare ma quando uscirono a prendere la macchina scoprirono che la casa era circondata dall'oceano, che si stendeva a vista d'occhio in ogni direzione. Nient'altro che oceano. La casa ondeggiò e sobbalzò per tutta la notte. La gente si rannicchiò nella cantina. Da sopra, nella stanza, arrivò un gemito lungo e basso e tutta la casa affondò nel mare.”

Sam Shepard - da "La luna del falco" -

Nessun commento: