martedì 3 agosto 2010

attualità (i giornali di oggi)

ldwmilkman

La logica cosiddetta “antifascista” tende ad allinearsi, sempre, alle forze più moderate, e ad emarginare - se non a volgersi contro - le componenti più radicali. Questo, alla fine, si risolve in una competizione fra quelli che sono, a tutti gli effetti, due fascismi.
L'unica differenza sta nel fatto che uno appare meno inumano dell'altro. E quello meno inumano mette in guardia dai pericoli di quello più disumano. Da ora in poi - ci dicono - non si può che combattere per un fascismo meno cattivo.

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