mercoledì 14 luglio 2010

BiblioBus

bibliobus

Le Biblioteche di Guerra vennero create da subito, non appena si formò la prima colonna diretta a Saragozza. Erano piccole biblioteche ambulanti che facevano arrivare libri e giornali fino nelle trincee.
Cervantes e Lope de Vega, Machado e Garcia Lorca. Jordi ne guidava una. I volumi,incluso un Canzoniere popolare, erano tutti stampati, da Jordi e dal padre, nella loro libreria. Venivano distribuiti gratis: erano il loro contributo alla lotta.
Caricava il furgone di libri, riviste, periodici e lettere dei familiari dei miliziani e si dirigeva al fronte, fino alla linea di fuoco, oppure fino agli ospedali di campo. Più di 700 viaggi, da Barcellona!
Il furgone, inoltre, montava una cassa rettangolare, con un coperchio sopra che fungeva da scrivania. Serviva per scrivere le lettere che i miliziani analfabeti gli dettavano.
Jordi, ad ogni viaggio, partiva entusiasta, pensando che andava a salutare i compagni e ad offrire i propri libri. A volte, c'era il dolore di dover leggere per un soldato accecato dalle schegge, o moribondo.
Prima di ripartire per Barcellona, da cui poi tornava con più libri, si divideva, al Fronte, pane vino e fatica. E canzoni. Si cantava "No se rinde un gallo rojo", "Anda,jaleo,jaleo", "Sin pan", "Los hijos del pueblo","El puente de los franceses"," "La plaza de mi pueblo", e quelle preferite da tutti: "A las barricadas", "Ay,Carmela" e "Si me quieres escribir". Ma anche l'Internazionale e l'inno catalano, "Els Segadors". Jordi cantava con una voce da baritono, che tanto piaceva ai compagni, e alle compagne.
La Biblioteca del Fronte della Catalogna e i librai della Milizia della Cultura, come Jordi, portavano e davano ciò che di più prezioso avevano: i loro libri

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