venerdì 30 luglio 2010

spettri

GCE_ESCEN_BarcelonaAlFinal

Barcellona, 1939, ultimo atto. Una città fantasma, in guerra. Spettrale, l'Hotel Colon, sede del Partido Socialista Unificat de Catalunya. Una nota insolita: in basso, al centro un cartello. I Boy Scout della Catalogna sollecitano l'invio di rifornimenti al fronte!

giovedì 29 luglio 2010

Sotto il sanpietrino, la spiaggia di Gordita Beach!

Il titolo originale "Inherent Vice", quasi intraducibile, allude a quella quota di merce che esce fatalmente danneggiata da ogni trasporto marittimo. Siamo in California e siamo agli inizi degli anni settanta, il protagonista fa di professione l'investigatore privato, e si fregia di un nome come "Larry Sportello" (Doc, per gli amici). Le sue passioni sono il surf e ... le droghe. Da subito, viene contattato da una sua vecchia fiamma, Shasta, che gli rivela l'esistenza di un complotto ai danni del suo nuovo amante, un miliardario che fa il costruttore. Doc non comincia nemmeno le indagini che, zac, viene arrestato. ovviamente, nel frattempo, sia Shasta che il miliardario sono spariti. Fin qui, il più classico degli intrecci, in odore di Raymond Chandler, assai più che di Thomas Pynchon. A complicare un po' più le cose, nel corso della storia, appaiono falsi biglietti da venti dollari con sopra la faccia di Richard Nixon, un'associazione di dentisti assassini denominata "Zanna d'Oro", e altre piccole amenità che costellano le circa 360 pagine del libro. Davvero poche per Pynchon!
Un libro che ha tutta l'aria di essere convenzionale e godibile, talmente tanto da - a quanto pare - essere già stato opzionato per una sua trasposizione cinematografica. Cosa che, riferita al nome dello scrittore, ha quasi dell'incredibile.
Ah, dovrebbe uscire a settembre, per Einaudi, col titolo "vizio di forma"!

mercoledì 28 luglio 2010

propaganda

armiere

Magari è solo una foto della cosiddetta "propaganda", prassi comune a quasi tutti gli schieramenti, a prescindere dal rapporto che ciascuno intesse con la "verità". A me piace pensare che questa immagine è talmente cinematografica da non poter essere che ... "vera"!
Il Maestro Armiere regge fra le mani l'otturatore della mitragliatrice, in faccia gli si è disegnata un'espressione estatica, come d'incapacità a riuscire ad esprimere tutto l'orgoglio che merita la sua propria opera. Un'espressione ... femminile! Femminile come le due operaie, le maestranze. Raggianti, sorridono, si guardano con complicità. Le dita scorrono sulla mitragliatrice, la sfiorano, la toccano, quasi ad accarezzarla, cercando di conferirle quel tocco di magia che la possa trasformare nella più letale di tutte le armi repubblicane.

martedì 27 luglio 2010

bambini in guerra 7

sfilata bambini

Una banda di bambini marcia alla testa di una parata repubblicana, durante la guerra civile spagnola.
Era cosa comune, una volta, vedere i bambini marciare o correre, davanti o a lato di una sfilata, di una processione, di un corteo.
Nessun merito, così come non c'è nessun atteggiamento marziale, nella serietà del gioco. Semplicemente, un sancire, un postulare l'esistenza di un mondo bambino, a parte del mondo adulto. Oggi, meno semplicemente, non più.

lunedì 26 luglio 2010

Stella Kerouac

 

Stella Kerouac
di Bob Martin

Lei era la terza di dieci figli
e tutti i suoi fratelli dipendevano da lei
Mike e John le riempivano la vita ed il mondo
Era come una seconda madre per i più piccoli soprattutto quando
nei giorni della grande depressione, la madre dovette ricominciare a lavorare.

Stella era una bellezza d'altri tempi
Credo di aver pianto quando le ho parlato
La sua dolcezza era leggenda, come una stella che prende fuoco
E dopo non ci sarà di nuovo una luce brillante come quella
Non ci sarà mai più una luce così brillante

In camera da letto c'erano candele davanti alla vergine e al bambino
Stella fece un altro bricco di caffè e si sedette al tavolo di cucina
E parlò dei giorni andati quando lei e Jack erano giovani
Prima che lui se ne andasse ad ovest, selvaggio e in fuga
Mi disse, "Dio, avresti dovuto vederlo allora
prima dei soldi e del successo
Il suo volto era dolce come quello di Gesù e il suo cuore bruciava
Questa vita era come un incendio e non c'era niente che avresti potuto dire
per trattenerlo in questa piccola città, e provare a farcelo rimanere"
Così lei lo guardò da lontano e seppe da allora
che sarebbe stato sempre così finché non fosse tornato a Lowell.

Stella era una bellezza d'altri tempi
Credo di aver pianto quando le ho parlato
La sua dolcezza era leggenda, come una stella che prende fuoco
E dopo non ci sarà di nuovo una luce brillante come quella
Non ci sarà mai più una luce così brillante

E il sole scese giù, attraverso le veneziane, come zebre sul muro
muovendosi nel tempo attraverso la cucina fino a sbiadire sul muro
Stella cominciò a raccontare di una notte piovosa, un ottobre di tanto tempo fa
Disse che il telefono suonò in un'altra stanza
e lei andò a rispondere, muovendosi lentamente
E c'era Jack, la fuori, dal nulla
E c'era Jack, appeso da venticinque anni su un confine cencioso
di solitudine e paura, che parlava da un telefono a gettoni e la sua voce si affievoliva
mentre le chiedeva cosa sarebbe successo se fosse tornato.

Stella era una bellezza d'altri tempi
Credo di aver pianto quando le ho parlato
La sua dolcezza era leggenda, come una stella che prende fuoco
E dopo non ci sarà di nuovo una luce brillante come quella
Non ci sarà mai più una luce così brillante

venerdì 23 luglio 2010

Difficile da spiegare

KH032

Rubate ciò che vi è stato rubato,
prendetevi finalmente quel che è vostro, gridava,
intirizzito, la giacca gli andava stretta,
i suoi capelli guizzavano sotto le gru
e lui gridava: io sono uno di voi,
cosa state ancora ad aspettare? Adesso
è ora, sfondate le barriere,
gettate la gentaglia a mare,
comprese le valige, i cani, i lacchè,
le donne anch'esse e persino i bambini,
con violenza, coi coltelli, con le nude mani!
E mostrava loro il coltello,
mostrava loro la nuda mano.

Ma quelli della terza classe,
emigranti tutti, stavano lì fermi
nell'oscurità, si toglievano tranquillamente
il berretto e restavano ad ascoltarlo.

Ma quando vi deciderete a prendere vendetta,
se non vi muovete subito?
O forse non siete capaci di vedere del sangue
che non sia quello dei vostri figli e il vostro?
E si graffiava il viso
e si feriva le mani
e mostrava loro il suo sangue.

Ma quelli della terza classe
lo ascoltavano e tacevano.
Non perché non parlasse lituano
(non parlava lituano);
non perché fossero ubriachi
(le loro antiquate bottiglie,
avvolte nei panni grossolani,
erano state da tempo scolate);
non perché avessero fame
(avevano anche fame).

Non era per via di tutto ciò. Non era
così facile da spiegare.
Capivano, certo, quel che diceva,
ma non capivano lui ...
Le sue parole non erano le loro.
Erano rosi da paure diverse
dalle sue, e da altre speranze.
Rimasero lì in piedi, pazienti,
con i loro zaini, i loro rosari,
i lor bambini rachitici,
dietro alle barriere, gli fecero largo,
lo ascoltarono, rispettosamente,
e attesero, finché non affondarono.

da " La fine del Titanic" - di H.M.Enzensberger

giovedì 22 luglio 2010

schiavi degli invisibili

Russell

'Una morte immediata è il destino della prima mucca che guiderà una rivolta contro la mungitura' disse fra sé il professor Peder Bjornsen. Era una prospettiva nuova, e molto sgradevole, nata da fatti spaventosi. Bjornsen si passò le lunghe dita sottili tra i capelli precocemente incanutiti e guardò dalla finestra dello studio, affacciato al terzo piano sopra il traffico intenso dell'Hòtorget di Stoccolma. Ma i suoi occhi non vedevano il traffico. 'E c'è uno scacciamosche che aspetta la prima ape decisa a protestare contro il furto del miele' aggiunse".


Eric Frank Russell - Sinister Barrier - 1939

mercoledì 21 luglio 2010

notti

film

No, non si tratta del film dei fratelli Marx, del 1935, "una notte all'opera"! A guardar bene, la scritta  in fondo al manifesto parla di un'associazione di "Amici dell'Unione Sovietica". E, a togliere i dubbi residui, ci pensa quella precisazione, "Parlato in Spagnolo", scritta a caratteri cubitali alla sinistra del titolo sul manifesto; che poi dovrebbe essere quello vero. "L'ultima notte". Pur cercando, non mi è riuscito di trovare nessuna traccia e nessun riferimento a trama e produzione. I madrileni, però, stanno facendo la fila, pur di andarlo a vedere! Il luogo dovrebbe essere il Cinema Capitol, e il tempo quello di Madrid assediata. Chissà se era un buon film!?!

martedì 20 luglio 2010

Interessi Bancari

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L'esproprio di tutto l'oro della Banca di Spagna, era stato progettato per il 1°-2 ottobre 1936 da Durruti, Garcia Olivier e De Santillan, con l'appoggio dei tremila uomini della colonna "Tierra y Libertad"!
In pratica, era un progetto di colpo di stato, le cui conseguenze erano assolutamente incalcolabili. L'operazione avrebbe dovuto servire a procurare un moderno equipaggiamento alle colonne anarchiche e a potenziare le collettivizzazioni già in atto.
Il giorno stabilito, i tre organizzatori si ritrovarono a Madrid (Durruti era arrivato segretamente, a bordo di un aereo pilotato da André Malraux, il quale non conosceva le ragioni del viaggio). Gli uomini della "Tierra y Libertad" erano collocati ai posti stabiliti e il sindacato dei ferrovieri della CNT aveva approntato un treno speciale, per il trasporto di "materiale di guerra" a Barcellona.
Solo che, al momento di agire, Santillan comincia ad esitare, adducendo ragioni politiche. Conseguentemente ai suoi scrupoli, del piano - conosciuto fino ad allora da 5-6 persone - viene informato il Comitato Nazionale della CNT. Scoppia un casino. Di fronte alla possibilità dello scoppio di un conflitto, dentro il conflitto, l'operazione viene vanificata. Due settimane dopo, il grosso delle riserve auree viene trasportato a Cartagena e, da lì, su una nave per Odessa.

lunedì 19 luglio 2010

Salari, prezzi, profitti

barbieri

In alcune fabbriche dell'industria tessile, si confezionarono dei foulard in seta, rossi e neri, con l'impressione di un testo antifascista. Essi furono posti in vendita. Come avete calcolato il prezzo? Come avete stabilito il margine del profitto? Chiese un giornalista straniero e marxista. "Non conosco nulla del margine di profitto, rispose l'operaio a cui furono poste queste domande. Abbiamo cercato nei libri il prezzo della materia prima, calcolato le spese correnti, aggiunto un supplemento in vista dei fondi di riserva, aggiunto l'ammontare dei salari, aggiunto un supplemento del 10% per il Comitato delle milizie antifasciste ed il prezzo fu stabilito".

da " Le collettivizzazioni in Spagna "(Aprile 1937) - Augustin Souchy

venerdì 16 luglio 2010

come in un film …

chaplin

Los Angeles, 1944. E' calmo, quasi indifferente, Charlie Chaplin, mentre il vice-sceriffo George Rossini gli prende le impronte digitali. Alle sue spalle, l'avvocato Jerry Giesler. Ha accompagnato il suo assistito che ha deciso di arrendersi alle autorità. Le accuse variano dalla cospirazione alla violazione del famigerato "Mann Act", il quale, dietro la pretesa volontà di punire la "riduzione in schiavitù dei bianchi", serve a censurare un non meglio definito "comportamento immorale". Quest'ultima accusa, coinvolgeva, in quanto parte lesa, l'attrice Joan Barry, che aveva già perseguito Chaplin un anno prima, per un riconoscimento di paternità. La donna verrà internata nel 1953, dopo esser stata trovata a camminare per strada, a piedi nudi, con in mano un paio di scarpine da neonato, che continuava a ripetere "This is magic".

giovedì 15 luglio 2010

bambini in guerra 6

GranVia1937

Avenida del quince y medio (Viale del quindici e mezzo). Così veniva chiamato il tratto della Gran Via madrilena in cui si trovava la Telefonica, riferendosi al calibro delle granate che continuarono a bombardarla per tutta la durata della guerra civile. E sono i frammenti di una granata quelli che i due "scugnizzi" cercano di recuperare, le mani a rovistare nella buca, per guadagnarsi qualche spicciolo. Coraggio o incoscienza che sia, gli adulti si mantengono a rispettosa e prudente distanza.

mercoledì 14 luglio 2010

BiblioBus

bibliobus

Le Biblioteche di Guerra vennero create da subito, non appena si formò la prima colonna diretta a Saragozza. Erano piccole biblioteche ambulanti che facevano arrivare libri e giornali fino nelle trincee.
Cervantes e Lope de Vega, Machado e Garcia Lorca. Jordi ne guidava una. I volumi,incluso un Canzoniere popolare, erano tutti stampati, da Jordi e dal padre, nella loro libreria. Venivano distribuiti gratis: erano il loro contributo alla lotta.
Caricava il furgone di libri, riviste, periodici e lettere dei familiari dei miliziani e si dirigeva al fronte, fino alla linea di fuoco, oppure fino agli ospedali di campo. Più di 700 viaggi, da Barcellona!
Il furgone, inoltre, montava una cassa rettangolare, con un coperchio sopra che fungeva da scrivania. Serviva per scrivere le lettere che i miliziani analfabeti gli dettavano.
Jordi, ad ogni viaggio, partiva entusiasta, pensando che andava a salutare i compagni e ad offrire i propri libri. A volte, c'era il dolore di dover leggere per un soldato accecato dalle schegge, o moribondo.
Prima di ripartire per Barcellona, da cui poi tornava con più libri, si divideva, al Fronte, pane vino e fatica. E canzoni. Si cantava "No se rinde un gallo rojo", "Anda,jaleo,jaleo", "Sin pan", "Los hijos del pueblo","El puente de los franceses"," "La plaza de mi pueblo", e quelle preferite da tutti: "A las barricadas", "Ay,Carmela" e "Si me quieres escribir". Ma anche l'Internazionale e l'inno catalano, "Els Segadors". Jordi cantava con una voce da baritono, che tanto piaceva ai compagni, e alle compagne.
La Biblioteca del Fronte della Catalogna e i librai della Milizia della Cultura, come Jordi, portavano e davano ciò che di più prezioso avevano: i loro libri

martedì 13 luglio 2010

Madrid, qué bien resistes

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1939. L'ultimo atto di un copione che era già stato scritto, da qualche tempo. La Catalogna è oramai occupata dai franchisti, Barcellona è stata espugnata. Nessuna resistenza, niente. Il governo repubblicano e i "notabili" delle organizzazioni politiche e sindacali hanno già riparato all'estero, al sicuro. Tutto sembra oramai irrimediabilmente perduto, le giornate del luglio 1936 sono lontane, mille anni.
Però, c'è un però!
Centinaia di migliaia di combattenti resistono ancora. Asserragliati fra Madrid e Valencia. Fra loro, Cipriano Mera, generale di fatto, comandante del sesto corpo di armata. Aveva già proposto a Negrin di rompere tutti i fronti e di passare alla guerriglia. In risposta, c'era stato il silenzio. Forse era una cosa che avrebbero dovuto fare prima. Come le altre riportate dal programma enunciato da Besnard, segretario generale dell'A.I.T.:
1) Una rivolta in Marocco, accompagnata dal riconoscimento pubblico di Largo Caballero.
2) Un tentativo di rivolta in Portogallo
3) Un tentativo di espropriazione dell'oro della Banca di Spagna.
Non si fa la storia con gli " e se ...", ma siamo nel 1939 e l'oro spagnolo è stato da tempo trasferito a Odessa, per finire nelle casseforti sovietiche, ed è dal giugno 1938 che dalla Russia non arriva più niente, nemmeno quegli schioppi senza otturatore che, con brioso senso dell'umorismo, Stalin era solito inviare. Siamo nel 1939, e la politica di non-aggressione fra Unione Sovietica e Germania è un fatto compiuto. La Spagna non vale tanto, non ha mai valso tanto.
Mera sceglierà di sostenere la giunta di Casado, quando questi si illuderà di riuscire a negoziare una pace dignitosa, per salvare il salvabile. Sosterrà la giunta, fino all'ultimo, e per farlo spazzerà via il tentativo stalinista di riprendere il controllo dell'esercito che Negrin aveva loro consegnato col prezzo, anche, delle giornate del maggio 1937, a Barcellona.
In un certo senso, Cipriano Mera chiuderà, a Madrid, il conto apertosi a Barcellona. E qualcuno, alla fine, pagherà.

lunedì 12 luglio 2010

Li odio, i nazisti del ... Missouri!

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St.Louis, 1978. Quarantadue nazisti, a bordo di un camion, il braccio ben teso, attraversano un quartiere della città inneggiando al "potere bianco". Una salva di fischi e una grandinata di palle di neve, li accompagna lungo il cammino. Per la verità, la loro intenzione era quella di marciare per le vie del sobborgo abitato da bianchi, e di tenere un comizio, alla fine. Ma  l'accoglienza,  riservata loro da una folla di spettatori superiore al previsto, li ha convinti a non farne di niente, e a rimanere sul camion.

giovedì 8 luglio 2010

stranezze

horseshoe

New York, 1930. Nel Museo del Crimine dell'Accademia di Polizia di New York, istituito da Grover Whalen, vengono conservate tutte quelle prove che hanno a che fare con casi di omicidio ed, inoltre, ogni sorta di arma usata da gangsters ed assassini. Come la strabiliante arma del cosiddetto "Assassino del Ferro di Cavallo", che si vede nella foto! L'arma consiste di una mazza di baseball cui sono stati fissati due ferri di cavallo. L'idea dell'omicida era quella di spaccare il cranio della vittima, facendo credere alla polizia che il poveretto fosse stato calciato a morte da un cavallo.

mercoledì 7 luglio 2010

Chorizo!

salsicce

Il giornalista americano, un tale B.William, deve scrivere un pezzo sui bombardamenti franchisti sopra la città di Barcellona - è la primavera del 1938. E, pertanto, si fa fotografare insieme ad un gruppo di "bombardati". Quattro donne e due uomini. Il quadretto è decisamente insolito, per essere dei ... sinistrati! Nessuna espressione amareggiata. Anzi, una certa gioia. Una delle donne mostra al fotografo, con orgoglio, una collana di salsicce che non si capisce bene da dove sia venuta fuori. E perché. Un regalo per il giornalista americano? Oppure, assai più probabilmente, la donna sta dicendo all'americano: "Guarda, mister! Questo è tutto quello che siamo riusciti a salvare!"

martedì 6 luglio 2010

gatti in guerra

bimbo e gatto

... la terra, il pane e ..., recita la scritta sullo striscione. Il bambino, in posa plastica, cosa starà mai facendo? O meglio, cosa si appresta a fare? Cantare, recitare, forse ha preparato un discorso che, di lì a subito, si appresta a tenere. Certo, quella patacca di unto sulla gamba destra dei calzoni ... Se se ne accorge la madre, le viene senz'altro uno sturbo. A lei, che lo ha così bene agghindato e pettinato. Gli ha anche annodato quel foulard, intorno al collo, a mo' di cravatta ...
Non è ancora scoppiata la guerra, è il tre aprile del 1936, a Madrid e sembra fare abbastanza caldo

lunedì 5 luglio 2010

via durruti (in che senso?)

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E' il primo luglio del 1937, quando, in una Barcellona ancora nel bel mezzo della guerra civile, e subito dopo gli eventi del maggio di quello stesso anno che hanno aperto un solco insanabile all'interno del fronte delle forze antifasciste; dicevo, è il primo luglio quando si decide di rendere un tributo pubblico a Buenaventura Durruti, morto il 20 novembre del 1936.
La Via Laietana (oggi si chiama ancora di nuovo così), una delle strade principali della città, viene ribattezzata ufficialmente col nome di "Via Durruti". L'evento - che avrebbe già dovuto compiersi il 27 giugno e che era stato rinviato a causa del maltempo - è organizzato dal Consiglio dei lavori pubblici del Comune col sostegno del Sindacato Unico della CNT di Barcellona. Viene scoperta una lapide allegorica, realizzata in marmo, opera dello scultore Enric Boleda, che viene collocata di fronte alla "Casa CNT-FAI".
A seguire, i discorsi commemorativi. Muñoz, consigliere comunale di Barcellona, Severino Campos, a nome della Federazione Anarchica Iberica, Josep Xena Torrent, rappresentante locale della CNT, Joan Garcia Oliver, del Comitato Regionale della Catalogna della CNT, Frederica Montseny Mañé, per il Comitato Nazionale Confederale.
E, a grande richiesta di pubblico, Ricard Sanz, il quale non avrebbe voluto salire sul palco, a causa della sua posizione di Comandante della Ventiseiesima Divisione.
La cerimonia si svolge nella più completa normalità!

venerdì 2 luglio 2010

Il ragazzo più felice

fullmer

New Tork, 26 maggio 1956. "Brawny" (muscoloso) Gene Fullmer, insieme alla moglie Dolores, davanti all'Imperial Theater di Broadway. Il cartellone annuncia: "Il ragazzo più felice"!
Una cornice decisamente appropriata per Fullmer che la sera prima ha sconfitto ai punti, dopo dieci incredibili round, il francese Charles Humez. I Fullmer stanno per lasciare New York, diretti alla loro casa di West Jordan, Utah. Torneranno, perché dopo la vittoria su Humez, Fullmer è diventato il candidato numero uno a sfidare Sugar Ray Robinson, per la corona dei pesi medi. Addirittura, Fullmer sostiene che un suo amico milionario sarebbe disposto a sottoscrivere per Robinson una garanzia di un milione di dollari, pur di attirare il campione sul ring!
L'incontro si svolgerà il 2 gennaio del 1957, e sarà vinto, ai punti, dal saldatore e mormone dello Utah. Il titolo, lo conserverà solo fino al primo maggio dello stesso anno, quando, sempre contro Robinson, andrà al tappeto al 5° round.

giovedì 1 luglio 2010

Sbattendo la porta

babyface

Chicago, 1934. La Banca di Stato ha un nome classico, AETNA, come un vulcano, e si trova ad un isolato e mezzo dal luogo dove venne ucciso John Dillinger, all'uscita del cinema.
La banca è stata appena assaltata da sei uomini mascherati che l'hanno ripulita di 18.500 dollari, tutti in contanti. I rapinatori, tutti mascherati, non sono stati identificati, ma per l'audacia del colpo e
per la figura di quello che appariva essere il capo, si sospetta che si tratti della banda di "Baby Face" Nelson, già ricercato come appartenente alla banda di Dillinger.
La foto mostra il poliziotto della banca, Robert Caim, che fa vedere come i rapinatori, uscendo velocemente, abbiano "sbattuto" un po' troppo violentemente la porta a vetri!