martedì 1 settembre 2009

Ricordando ...



Se morissi adesso o fra due giorni o un anno
Ecco il mio testamento.

Il testamento di un comunista.
Avido di conoscenza e d'amore, vissuto e morto povero e curioso.

Lascio tutto il mio disprezzo a chi mi ha usato.

Lascio tutto il mio odio a chi mi ha dato un mondo senza gioia,
Da attraversare a pugni stretti.

Lascio la nostalgia per le moschee di Gerusalemme e gli ulivi di Puglia
Ed ogni roccia, pianta, finestra, stella
Che i miei occhi hanno accarezzato nel cammino.

Lascio universi di dolcezza
Alle donne che ho amato.

Lascio fiumi di parole
Dette e scritte
Spesso con rabbia,
Raramente con saggezza,
In malafede mai,
Un mare di parole
Che già evapora al vento rovente del tempo.

Lascio a chi vorrà raccoglierlo,
Il testimone del mio entusiasmo
Nella folle staffetta mozzafiato,
-volgendomi indietro non so più se ho corso da solo-.

Lascio il mio sorriso a chi sa ancora sorridere
e le mie lacrime a chi sa piangere ancora.

Non è poco.

In cambio, voglio essere sepolto senza cippi e lapidi
Fra le radici di un albero grande
In piena nuda terra rossa e grassa
Perchè il mondo con me respiri ancora
E si nutra con me di ogni fibra.

Con me (non vi sembri retorica)
Solo una bandiera rossa
E la nave di ritorno
Intagliata con le unghie nella pietra
Di un prigioniero assetato di vita
Nel deserto del Neghev.


- Dino Frisullo -

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