domenica 20 settembre 2009

ESPLOSI!



8th Street, New York

Phil Ochs è strafatto e cerca di ricostruire l'intera trama del film "Tempi difficili" per Dylan che invece sembra in procinto di fare un tuffo a rondine dal balcone di un appartamento dell'8th Avenue. Uno di quegli affari eleganti, fatto apposta per farci le feste con della gente bionda disseminata tra i mobili. David Blue, in doppiopetto gessato da gangster, distribuisce indiscriminatamente tranquillanti per animali. Fisicamente, sembra l'unico in grado di gestire Phil Ochs nel caso in cui sia necessario venire alle mani. Dylan è su di giri per qualche strana roba chimica e continua a darsi dei colpetti su tutto il corpo come se seguisse un suo ritmo interiore. I suoi occhi serpeggiano per la stanza alla ricerca di un'apertura. Viene messo all'angolo da una lente 16mm, una giraffa, una ragazza bassa che continua a parlare di matrimonio, e da un sottofondo di svariati strimpellatori di chitarra acustica che fanno finta che lui non sia a portata d'orecchio. Di sotto stanno allestendo un'altra scena del film che prevede T-Bone Burnett vestito da giocatore di golf professionista, con tanto di sacca e cappellino. Il posto si sta riempendo di pazzi. Un piano più sotto, dal marciapiedi di fuori, Ginsberg ci grida che adesso possiamo riprenderlo mentre legge una poesia. Non sembra importi a nessuno. La troupe gronda sudore a causa delle luci e intanto arriva sempre più gente. Di tanto in tanto la fidanzata di qualcuno riesce a scorgere Dylan e cerca di convincere il fidanzato a guardare in cima alle scale. Lui sta accovacciato come un pipistrello dentro a una giacca di pelle nera e mastica tabacco Red Man. Ne offe un po' a una ragazza che gli sta accanto che si sente obbligata a masticarlo. Ma lo sputa tutto giù dal balcone. Manca di poco il Tom Collins di uno che però non si accorge di niente. Nel caminetto hanno acceso il fuoco elettrico per creare un po' di atmosfera. T-Bone si appresta a colpire la palla dal tappeto persiano. E non abbiamo ancora lasciato la città.

- Sam SHEPARD - Diario del Rolling Thunder Revue -

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