lunedì 24 agosto 2009

Se scampi ai fascisti, ci pensa lo stato



Era il titolo del libro-inchiesta che, nel 1974, il "Comitato Anarchico G.Marini" di Firenze mandò alle stampe, nel quadro della campagna per la liberazione di Giovanni Marini, a fronte del processo che si sarebbe celebrato di lì a poco. Franco Mastrogiovanni, l'ho incontrato un paio di volte. La prima a Salerno, subito dopo la prima tornata del processo, in attesa del trasferimento del procedimento a Vallo della Lucania. La seconda a Vallo, in quei giorni, in quelle settimane frenetiche e piene, con la speranza che si potesse davvero, utopisticamente, arrivare ad una sentenza di assoluzione.
Un processo politico, uno di quelli che "non se ne fanno più". Mi torna in mente il film di Montaldo su Sacco e Vanzetti, e di come si concludano sempre i "processi politici". Forse si doveva fare un processo ... tecnico. No, meglio così!
Ci arrivai per primo, a Vallo, se non il primo. Partii da Firenze insieme ad una compagna che si fermò a Salerno: avrebbe raggiunto dopo Vallo della Lucania, e scesi a Casalvelino Scalo, dove mi fermai a dormire da un compagno del posto. Troppo lontano Casalvelino da Vallo Scalo e da Vallo. Mi trasferii in albergo a Vallo. c'è da dire, per onestà, che quando arrivammo a Vallo, prima che cominciasse il processo, ci incontrammo coi dirigenti del PCI locale. Ricordo ancora il viso del segretario, anche se non ne ricordo il nome. Ci disse che era successo un casino, perché loro avrebbero voluto sostenerci ed aiutarci, fino a metterci a disposizione la sede per fare dormire i compagni. Ma la direzione provinciale aveva posto il veto!
Così si rosicchiavano i soldi, ai libri venduti, e ad altro, per poter pagare l'albergo. Ricordo come, ad un certo punto si "materializzò", un vecchio amico di Franco Leggio che aveva una pizzeria alla fine del paese, e che, praticamente, ci dava da mangiare. Ce ne sarebbero di cose da ricordare, di nomi e di facce, di storie, dal piacere di incontrarsi in quello strano paese, fino alla notte passata all'addiaccio, in attesa della sentenza. Le lacrime e la rabbia. Perché si seppe ancora una volta che se scampavi ai fascisti, ci pensava lo stato.
Com'è tornato a succedere, trentacinque anni dopo!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vedo soltanto oggi il tuo post su Franco Mastrogiovanni con la segnalazione del libro Se scampi ai fascisti...; si potrebbe anche ricordare che il Gruppo Durruti di Firenze face anche un quotidiano con le vostre corrispondenze da Vallo della Lucania oltre a manifesti volantini ecc. Io stesso mi recai a Vallo per testimoniare in favore di Marini ed alleggerire la sua posizione processuale anche se non mi vollero nemmeno ascoltare perchè la sentenza era già confezionata, come la denuncia per calunnia da parte di un certo Scariati con il rischio di beccarmi dieci anni di galera!! Il nostro intervento politico non fu del tutto inutile perchè tutto sommato la condanna fu più mite di quello che si poteva temere. Qualche anno fa una compagna di Salerno mi contattò per avere una nostra collaborazione nello stendere la sua tesi sul Processo Marini, ed io le fornii quasi tutto il materiale in mio possesso. La tesi predetta mi fu inviata con gratitudine ed io l'ho consegnata alla Biblioteca F.Serantini di Pisa. Prima che iniziasse il processo agli assassini di Mastrogiovanni fui contattato da un compagno amico di Mastrogiovanni per chiedermi di inpegnarmi come avevamo fatto per Marini e per Serantini, ma amaramente dovetti dirgli che io non ero cambiato ma il contesto politico con la capacità di mobilitarsi era completamente diverso. Morale ed esperienza vissuta: non facciamoci nessuna illusione sulla conclusione del processo agli ASSASSINI di Franco Mastrogiovanni, come non ce ne facemmo per la conclusione del processo ai massacratori di Serantini, tant'è che alcuni compagni anarchici seppero dare la loro sentenza di colpevolezza al medico dottor Mammoli che si rifiutò di strappare alla morte il nostro caro compagno Franco Serantini!!speriamo che in un domani, al termine del processo farsa di Vallo della Lucania, qualche compagno sappia dare un abbraccio solidale a Mastrogiovanni alla nostra maniera!! quella ANARCHICA, CHE NON CHIEDE VENDETTA MA UNA VERA giustizia1 Gianni Landi