venerdì 21 agosto 2009

Il Potere del Cane



Il libro procede come a passo di cinema. sontuoso e violento.
Quasi ti impedisce di smettere di leggerlo, in onore al suo titolo, come quel cane che, tempo fa, a Monemvasia, in Grecia, mi serrava la mano fra i denti, fermo e dolce, per impedirmi di smettere di accarezzarlo.
Ecco, "Il potere del cane", di Don Winslow, è questo ed altro.
E' il pugilato dove il pugile vale per quante riesce a prenderne, più che per quante riesce a darne. E' le tre "S" (saranno tre "A", nell'originale?) del "Sei Sempre Solo" di uno dei protagonisti, nonostante una moglie con dei "punti di vista un po' più a sinistra di Emma Goldman". Ed è il Messico dove a tavola si mangia in silenzio, e poi si parla, perché mangiare è una cosa seria. Come la vendetta.

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