mercoledì 17 dicembre 2008

acqua calda ...



Deve pur esserci una ragione, per la quale Massimo Novelli abbia deciso di supportare Roberto Gremmo, e la sua sedicente "storia ribelle". Dopo le "sconvolgenti" e mal supportate rivelazioni, circa l'assassinio di Camillo Berneri, adesso tocca alla "scoperta dell'acqua calda", per cui sarebbe un altro scoop storico-giornalistico il fatto che Benito Mussolini fosse foraggiato dalla Francia, al fine di caldeggiare l'entrata in guerra dell'Italia al fianco delle potenze alleate. Incurante del fatto che già nel 1994 era emerso, dalla consultazione degli archivi russi, che Mussolini era pagato anche dagli agenti dello zar, per lo stesso identico motivo, lo storico già leader della Lega Alpina ci rivela documenti inediti che parlano dei rapporti fra il futuro duce e la Francia che inediti non sono per niente. Come inedite non sono le notizie a proposito dei rapporti di Mussolini con la polizia francese già nel 1905 e nel 1907 a Marsiglia e a Parigi. E, nel 1904, in Alta Savoia, sempre Mussolini si era consegnato al commissario di Annemasse come informatore sugli anarchici e sui socialisti.
E allora la domanda torna prepotente. Perché Novelli ha tutta questa voglia di accreditare Gremmo come storico, recensendo su Repubblica, un libro come "Mussolini e il soldo infame" che è solo una riproposizione di tesi oramai da tempo acclarate, come se fosse una rivelazione sconvolgente?
Avevo già scritto precedentemente su Gremmo:

"Chi è Roberto Gremmo? Niente di più facile che saperlo! Basta andare a leggere una nota del settimanale anarchico "Umanità Nova" in data 7 febbraio 1999, intitolata "Attenti a costui!", che rammenta "ai compagni che Roberto Gremmo, che si presenta come storico dell'anarchismo, ritenendolo fenomeno padano, è il leader della Lega Alpina, formazione politica a destra della Lega Nord che si caratterizza per la sua politica razzista, xenofoba e forcaiola". E Gremmo, del resto, è stracitato su tutti i siti dell'estrema destra per una sua "scoperta" a proposito di una falsa lapide di un partigiano , in un cimitero dalle parti di Ascoli, che proverebbe come l'iconografia della resistenza è tutta un falso costruito ad arte!"

E poi mi chiedevo come mai Novelli avesse preso una simile cantonata. Ma, a questo punto, mi vien da pensare che non si tratti di una cantonata, ma di qualcos'altro.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello vedere quanto lei ci segua assiduamente signor dottor sapienton Senia.

Ma se le da tanto fastidio Gremmo e ci considera acqua calda perchè si affanna tanto a darci contro?
Forse che quanto abbiamo pubblicato non era mai stato scritto prima?
Forse perchè sono verità scomode di cui nessuno ha il coraggio di parlare?

Si certo lei già lo sapeva ma è ovvio dal suo blog che lei è un tuttologo e ha tutte le verità del mondo in tasca.

Attendiamo con ansia che anche lei tiri fuori ducumenti INDEDITI e MAI CONSULTATI PRIMA che, anche se a lei da tanto fastidio, nel loro piccolo riscrivono la Storia.

Pubblichi libri suoi grandiosi e grondanti di sapere come questo suo blog.

Ci illumini pubblichi le Sue verità aspettiamo con ansia di leggerla.

BlackBlog francosenia ha detto...

Quanto a "seguire assiduamente", vedo che anche dalle vostre parti non si scherza. Quanto ad affannarmi, be' credo che il vostro affanno sia assai più sofferto. Continuate a soffrire. E' la morte vostra!

Anonimo ha detto...

Io scrivo il mio cognome e mi trovo il tuo blog che parla di noi e del nostro lavoro. e' chiaro che entro a leggere cosa hai da dire di nuovo caro amico. Purtroppo c'è ben poco solo il tuo povero veleno, le tue citazioni senza fonti e con date sbagliate. Già caro amico il tuo PREZIOSISSIMO intervento fa acqua da tutte le parti. Non è che la cosa mi faccia rabbia, anzi, sei liberissimo di scrivere tutte le cavolate che vuoi.Detto Sinceramente: da una parte Repubblica quotidiano nazionale ad alta diffusione recensisce il nostro libro con una pagina, dall'altra tu ne parli male sul tuo blog ai tuoi quattro amici.... Spero ti renderai conto da solo della tua inconistenza.
Ti preciso che questa mail te la mando solo per chiarezza e mi auguro che tu sia abbastanza uomo da pubblicarla senza tagli o censure come hai fatto in passato pubblicando solo i messaggi che ti facevano comodo e snaturandoli dalla natura del loro contesto. Padronissimo visto che il blog è tuo ma non molto corretto direi?
Ti faccio anche notare che a parte il mio messaggio non c'è uno che ti ha scritto in merito al tuo DOTTO??! articolo. NESSUNO! Anche questo da da pensare....
I miei migliori auguri di un sereno 2009.

BlackBlog francosenia ha detto...

non importa, tu continua pure a mangiarti il fegato ogni volta che scrivi il tuo cognome.
E' la morte tua.

Anonimo ha detto...

Io il mio cognome lo scrivo con orgoglio. Sempre.

E non è certo un povero provocatore da due soldi come te che mi tange.

A mio avviso l'unico che si rode il fegato è il propietario di questo blog inascoltato e ignorato da tutto il mondo che sfoga le sue povere frustrazioni insultando gli altri.

Sei un poverino e ti compatisco.

Scrivi pure quello che ti pare se ti fa contento.... a me non dai fastidio.

BlackBlog francosenia ha detto...

certo ... certo ....

ln ha detto...

(dalla Francia) mi stupisce imbattermi, anche se con più di un anno e mezzo di ritardo, sul commento di C.g. parlando il 17 dicembre 2008 alle 22:38 di... "verità scomode di cui nessuno ha il coraggio di parlare".
Lo so, che non si deve attribuirsi coraggio a sé stesso.
Pero e con dovuto rispetto a la verità credo di dover ricordare che ormai quasi... dodici anni fà ho pubblicato un articolo che -sia detto senza vanità di autore- sembra di aver dato soddisfazione alla rivista che l'ha pubblicato ; e senza che io abbia dovuto andare a letto con chichessia :

Luc Nemeth, « Dolci corrispondenze. La Francia e i finanziamenti a « Il Popolo d’Italia » 1914-1917″, Italia contemporanea, n. 212, sett. 1998, pp. 605-616.