giovedì 19 giugno 2008

attualità politica


"Mentre si preparavano le elezioni per le Cortes, Heinz un giorno chiese al suo lustrascarpe quali risultati a suo avviso ci si potesse attendere dalla consultazione. L'uomo, di solito molto loquace, rimase un po' in silenzio, poi si drizzò e diede una lezione ad Heinz, una lezione che non ho mai potuto scordare. Quando incominciò a parlare la sua voce aveva un tono di velata ironia: "Senor, non comprendo come proprio lei possa rivolgermi una simile domanda. Suppongo sia tedesco e..." si interruppe e squadrò lentamente Heinz dal basso verso l'alto. Poi proseguì in un tono un poco incerto: "...se non sbaglio lei dovrebbe essere un oppositore di Hitler; dunque probabilmente un rifugiato politico socialista o comunista... La prego di scusarmi, signore, se mi permetto simili considerazioni, ma la sua domanda mi ci ha costretto. Lei sa meglio di me che alle elezioni politiche dell'anno scorso i socialisti e i comunisti assieme hanno ottenuto più di quattordici milioni di voti. Ma cosa è servito al movimento operaio? A nulla! Nonostante la sua vittoria elettorale il movimento operaio è stato schiacciato dai fascisti... Io non riesco a capire come lei, che è della sinistra tedesca, possa ancora credere che una decisione politica passi attraverso le elezioni o il parlamento...", poi soggiunse con una voce piena di dignitosa superiorità: "Senor, io sono anarchico e rifiuto sia le elezioni sia il parlamento. C'è solo una via che porta alla libertà e al comunismo: L'azione diretta!". Poi si piegò nuovamente sulle scarpe di Heinz e diede loro l'ultima lucidata."

Margarete Buber Neumann

Da Potsdam a Mosca, 1957

Nessun commento: