mercoledì 13 febbraio 2008

Finzionismo



Il fascino della fantascienza risiede nel suo essere quella che è stata definita una letteratura di idee. E quando si produce qualcosa, le idee comprese, non è difficile che si verifichi uno ... spreco. E allora forse la fantascienza è anche, e soprattutto una letteratura di ... idee sprecate! Quelle idee che sono venute all'autore, e che non sapendo come maneggiarle, si è limitato solo a fare un breve accenno - senza darne seguito - ad una cosa carina, da mettere in un angolo, come un bel soprammobile. Da sfoggiare. Volendo, se ne potrebbe anche fare una professione, del cacciatore di idee sprecate, da recuperare da quei libri dove hanno fatto appena capolino, per conseggnarle a chi magari riuscirebbe a farne un miglior uso.
Ad esempio, prendiamo Clifford Dante Simak e il suo "Anello intorno al sole"!
Jay Vickers, il protagonista, ad un certo punto incontra una sua conoscente sull'autobus che lo sta riportando a casa. Vickers è un introverso, sempre cupo ed ha sempre qualcosa a cui pensare. Ma la donna è decisa a fare quattro chiacchiere. Si sente investita di una sorta di missione, e ne vuole parlare: sta organizzando un "Circolo Finzionista". Vickers fa solo finta di ascoltare, così la faccenda - nel dipanarsi del libro - comincia e finisce lì, con pochi altri accenni. Ma come avrebbe fatto meglio ad ascoltare, invece!
Dice la donna : "Quando lei ha deciso il periodo nel quale le piacerebbe fingere di vivere, deve leggere il più possibile su quell'epoca e fare molte ricerche, e poi bisogna tenere il diario giorno per giorno per esporre tutte le attività quaotidiane, e non soltanto un paio di frasi, e bisogna renderlo interessante, se possibile emozionante".
L'idea è buona, molto letterale. Anzi, pensandoci bene, l'idea del "Finzionismo" è alla base di tutta la letteratura. E pensandoci ancora meglio, nel momento in cui ad un "finzionista" verrà in mente di trasferirsi in un mondo futuro, ecco che sarà stata inventata la fantascienza! E qui, ciascun finzionista potrà avere il suo proprio singolo universo. Un universo per ognuno! L'utopia svelata. Chissà cosa avrebbe potuto farne un Philip Kindred Dick, del finzionismo!
Qualcosa da far tremare le vene di polsi ai due mondi. Quello del reale e quello dell'immaginario.

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