giovedì 7 febbraio 2008

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Il 2008 è il quarantennale di molte cose. Non ultimo, quello del film che un cinefilo ventisettenne residente a Pittsburgh, periferia industriale dell'impero, decide a tavolino di realizzare. Un lungometraggio in bianco e nero con un budget iniziale di sessantamila dollari. I tempi sono ... interessanti, segnati dalla lotta sociale, dalla protesta civile e dalla disobbedienza, nei campus universitari, contro la guerra in Vietnam e il razzismo ideologicamente dominante. Le strade d'America sono percorse dalla violenza. E' il momento di giocare, anche nel cinema, la carta di qualcosa di estremo e di oltraggioso. Qualcosa mai visto prima. Nasce così "La notte dei morti viventi", girato in sette mesi, nei week-end e nei ritagli di tempo da un gruppo di amici che condivideva un impegno politico ben preciso.

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