mercoledì 19 settembre 2007

Riportando Tutto A Casa



9-9-2007 - Le Colpe Dei Padri
Starsene in vacanza, tra il mare e il sole della Grecia, e continuare a rimuginare su una trasmissione televisiva vista poco prima di partire! E' da malati. Eppure non riesco a farne a meno. Mi offende l'apoteosi del figlio di Calabresi, intervistato da Piroso su La7. Mi offende allo stesso modo per cui Rozanov poteva scrivere - "la felicità dei mediocri mi offende"!
Calabresi padre e figlio. Non ne ricordo i nomi di battesimo, nè ricordo il titolo del libro. Ma mi ricordo di altro, di molto altro. Mi ricordo del "commissario finestra" che interrogava i sospetti facendoli stare a cavalcioni sul davanzale della finestra del commissariato. La stessa da cui sarebbe "caduto" Pino Pinelli, il quale aveva ingenuamente accettato l'invito a seguire il poliziotto in questura. Mi ricordo di come, per anni, siamo stati costretti a doverci difendere dall'accusa di aver messo le bombe in Piazza Fontana. Arrivando perfino a censurarci nei versi delle canzoni a proposito dello "schianto redentore della dinamite". E invece, il povero orfano, era venuto a raccontare la sua povera vita di infelice, da "parente della vittima". Le scritte e le grida di "Calabresi assassino" che lo hanno irrimediabilmente ferito e compromesso, per sempre. E, come sempre, niente su tutto il resto. Chissà se l'orfano di uno dei braccianti fucilato ad Avola scriverà mai un libro sulla sua vita da orfano. E chissà se mai qualche solerte giornalista lo intervisterà. Sono pronto a scommettere di no. E continuo a rimuginare. L'unica consolazione che riesco a trovare è che il padre di quel figlio è stato per sempre consegnato alla storia da Gian Maria Volontè e da Elio Petri in un film. "Indagine su un cittadino ...".

17-9-2007 - Coerenza Di Classe
Strano, parecchio, leggere i giornali da lontano e con un giorno di ritardo! Uno strano gap che porta a considerare la cosa secondo un ritmo, quasi una vibrazione, diverso/a. Magari hai comprato il giornale del giorno prima (quello del giorno dopo non è ancora dato comprarlo, salvo in qualche vecchio film francese) solo per leggere dei risultati di calcio e ... invece ti leggi piombare addosso, in un colpo solo, tre o quattro notizie. E tutte nello stesso giorno. Uno spreco! Verrebbe da dire ai giornalisti - "ma come? Ci potreste fare due o tre numeri con codeste storie, e ve le bruciate in un giorno solo!?". Ma poi ci ripenso e concludo che il mio, di giornale, non è il loro giornale. Già, ma da dove lo comincio il mio giornale? Dalla notizia più "piccola", direi. Quasi - anzi senza quasi - esilarante, nella sua miseria. Capanna (quello che ha avuto gli anni formidabili!) è felicemente convolato ad un congresso dei giovani di Alleanza Nazionale, e si è rotolato felicemente in quella che lui ha l'ardire di definire "diversità". Si è trovato bene e ha parlato oloro del '68. Una giusta punizione per i piccoli fascisti.
Intanto, più o meno nello stesso momento, è successo che Roberto Sandalo, un piccolo infame, è stato riconosciuto tra coloro che sfilavano per metterci in guardia contro il pericolo islamico. Ora, l'infame, si onora di aver rinnegato l'organizazione di cui ha fatto parte - Prima Linea - e nel mentre esprime solidarietà ai nazisti della Lega (Borghezio). Mal di poco, tanto verrà il momento in cui tradirà anche loro, compresa la memoria della "compagna Emilia" Oriana Fallaci e quella del padre operaio e partigiano (avrà avuto pure la sua parte di colpa anche lui nel generare un figlio simile).
Curioso, proprio in questi giorni sto leggendo il bel libro di memorie di Bruno Fortichiari . E non è difficile trovare numerosissime analogie fra gli anni che precedettero la costituzione del partito fascista e questo nostro tempo. Intanto il ministro Amato cita, a ragione ahimè, il legaritarismo gramsciano, al fine di sostenere le scelte degli "sceriffucoli" Domenici e Cofferati. Da qualche parte, uno dei nostri "vecchi tromboni" - Marx, credo - ha decretato che chi non riconosce i propri errori, e la propria storia, è condannato a ripeterli. Come quei tanti che hanno aderito, entusiasti, al ridicolo programma forcaiolo del "Vaffanculo day", che invoca certezza di pena e galera per tutti. Mussolini, ai tempi, prese i soldi da Laval. Forse Beppe Grillo si accontenta solo di qualche promessa, chissà. Intanto Travaglio e Pancho Pardi pontificano, dimentichi di essere nati nel paese di Beccaria, che fra l'altro era anche uno stronzo di destra.
L'ultima notizia (e verrebbe davvero voglia di chiuderlo il libro di Fortichiari, tanto sono lancinanti le analogie!) è quella dello "strappo" della FIOM. Il primo, dal '46, ci ricordano i giornali, agitando la bacchetta per colpire dei Cremaschi. Ma lo "strappo", quello vero, c'è già stato, dall'altra parte. Ce lo racconta Fortichiari nel suo libro. E mi tornano in mente le parole uscite dalla bocca di Tronti, al centro sociale ESC.
"C'è la lotta. Ma non c'è più la classe."
Forse ...

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