lunedì 5 marzo 2007

O Sergio, non ho tempo di scriverti ...



Leggo sul newsgroup ifmg, che continuo a frequentare, un post di Sergio Gayol da Oviedo, Asturie, il quale mi "avverte", letteralmente, di aver "linkato", e "recensito", questo mio blog. Lo ha fatto sul suo blog. Titiritero de palabras. Non nego affatto di esserne compiaciuto e lusingato, ma mi sento anche spinto a fare qualche considerazione su come, in questi anni (oramai sono otto e più) l'utilizzo e il rapportarsi con, e per mezzo di, questa strana cosa che chiamiamo "Internet" abbia seguito un tracciato per molti versi assai simile ai tracciati che altri mezzi di comunicazione hanno segnato. Come la televisione, che ben presto avrebbe perso il suo "carattere sociale", dopo un periodo che risaliva ai suoi albori, almeno in Italia, in cui serviva da collante sociale (le persone si riunivano, al bar o a casa del parente, o dell'amico, che poteva permettersi l'acquisto di un apparecchio televisivo). Così, diversamente e similmente, sulla rete, si è passato da utilizzo di newsgroup, mailing list e chatroom, visti e vissuti quasi come una piazza, alla creazione di questi spazi che chiamiamo "blog" dove lo "spendersi" forse riesce ad acquistare un maggior senso. Forse.
Se si ritiene di avere qualcosa da dire, da condividere, perché mai andare a dirlo in luoghi affollati e potenzialmente rissosi? Meglio andarlo a scrivere su un posto proprio, di cui si possa avere il controllo. Niente "trolls" e niente "flames"!
Però così abbiamo perso qualcosa, o forse siamo solo invecchiati. E non andiamo più nelle piazze, restiamo a casa la sera!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche se seguo sempre con piacere il tuo blog, preferisco ancora la piazza.
Quando torni?
:-)

ciao

daniela

Anonimo ha detto...

Grazie dal post, Franco....

Sono d'accordo con k.d.... Ci vediamo in piazza !

A presto, Sergio.

BlackBlog francosenia ha detto...

Che dirvi? La piazza piace anche a me. Ma le piazze, di questi tempi, sono poco e mal frequentate. E alla conversazione banale, continuo a preferire un buon libro o un buon film. Metaforicamente, e non!

salud