martedì 6 febbraio 2007

mala tempora



I tempi sono quelli che sono. Inutile, e sterile, lamentarsi. Poche soddisfazioni ad assistere. E tutte, curiosamente, circoscritte ad un ambito. La musica. Il disco di Cooder, "My Name Is Buddy", mantiene tutte le promesse, ed anche qualcuna in più. Sembra di essere tornati ai tempi de "I Cavalieri dalle Lunghe Ombre". Magico ed emozionante, il disco!
Ma c'è tutto il resto. Caruso - sento al telegiornale - ha lamentato la "scarsa professionalità" della polizia, capace solo di manganellare nel mucchio. Ed ha chiesto i nomi dei poliziotti implicati. All'asse Gasparri-Violante non è "parso i'vvero" di potersi scatenare e implorare sanzioni contro chi "parla male della polizia", equiparato, più o meno, a chi ammazza un poliziotto. Un bel personaggino, Violante! Da pulirsi le mani, dopo, semmai ti capitasse la disavventura di stringergliene una delle sue. Ma poi? Perché prendersela con Violante? Oramai è così! Una volta, anche all'estrema sinistra, ci si interrogava su tutto. Perfino su quale fossero le motivazioni che potevano portare ad esplosioni di violenza come quelle legate ai moti per "Reggio capitale"! Ammazzare e farsi ammazzare per un capoluogo di regione!? Ma vi rendete conto? Eppure. Eppure ci si arrovellava sopra, si tentava di comprendere come la violenza potesse attenere ad un "sobollimento". Ad una vita senza niente. Una vita da spettatore assoluto, per l'appunto, come quella cui interessi incrociati ci vorrebbero tutti condannare. Non so se sia chiaro a molti, ma rimane solo questo genere di spazio - internet, i blog - a continuare a permetterci di sfuggire al destino decretato da più parti. No, non credo che gli ultras siano attinenti alla frase di Orwell, a proposito della parte da cui stare, quando si vede un operaio lottare contro il suo nemico naturale: il poliziotto. Ma non credo nemmeno che la classe sociale, cui appartengono gli ultras, per la più parte, sia, o possa essere, organica allo "status quo". Non vado oltre. Stasera mi sento "nostalgico". Rimpiango i telegiornali in bianco e nero, dove non c'era alcun spazio per la "borsa", alla fine! E dove polizia, denaro, chiesa, ecc. non erano valori da sposare ad occhi chiusi. Lo penso, anche a rischio di sembrare patetico.

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